mostra 1908 cittàmuseocittà

MESSINA. Sarà aperta al pubblico da martedì 28 novembre, presso l’ex sede del Museo Nazionale (ex Filanda Mellinghoff), la nuova mostra permanente “1908 CittàMuseoCittà”, che racconterà Messina prima e dopo il terremoto. Lo ha annunciato il Direttore del Museo Regionale Accascina di Messina Orazio Micali, che ne ha illustrato gli obiettivi parlando di conoscenza come strumento  per la comprensione della propria identità.

La mostra si svilupperà su una superficie di 1000 metri quadrati e consentirà un vero e proprio viaggio nella Messina che esisteva prima del tragico sisma, attraverso l’esposizione di numerosi reperti e una ricostruzione virtuale della città nel 1908.

“La mostra – spiega infatti Micali – è realizzata in collaborazione con Capitale Cultura, una delle società più attive nel settore della realtà aumentata, delle ricostruzioni in 3D e delle visite immersive. Gli allestimenti sono curati da Floridia Allestimenti, gli impianti elettrici e speciali sono di Gaetano Previti e la promozione dell’evento è affidata allo studio creativo Sincromie.”

“L’obiettivo della mostra – racconta l’Assessore Regionale ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana, Francesco Paolo Scarpinatoè portare a conoscenza, prima di tutto della comunità cittadina odierna e delle varie generazioni più avanti con gli anni e più giovani, della Messina ante terremoto, per avere contezza di ciò che avevano o avrebbero avuto per poi percepire il senso di perdita di tanta bellezza e importanza storica, sentendo il dolore e il dispiacere per un’intera comunità scomparsa in quella tragica alba. Per capire la frattura che ha interrotto quasi tre millenni di storia alla quale è seguita una ripartenza totalmente nuova. Toccare con mano una colonna, un capitello, un marmo per sentirli vibrare e percepire quante mani e quante vite sono dentro quel pezzo di pietra, quel marmo, quel legno. Le generazioni di oggi non devono sentirsi orfane”.

Per l’Assessore regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, Elvira Amata: “la nascita di questa mostra rappresenta un’intuizione davvero speciale che parte grazie all’impulso dei parlamentari regionali del territorio e dell’intero Parlamento regionale con l’obiettivo di rafforzare significativamente la memoria e il pregio storico della Città di Messina. Una iniziativa, ne sono certa, che consentirà, non soltanto di coinvolgere la cittadinanza in un viaggio immersivo davvero emozionante, ma costituirà un importante elemento attrattivo di forte impatto per i tanti turisti che vorranno visitare la mostra. Voglio esprimere pieno plauso per questa opportunità data alla Città di Messina e, da concittadina e parlamentare regionale, ne sono particolarmente orgogliosa”.

“La mostra che aprirà al pubblico martedì 28 novembre – spiega ancora Micali – sarà ricca di suggestioni, informazioni, illustrazioni, materiali, documenti, ricostruzioni, visioni e molte opere ma è fuor di dubbio che si tratta solo di un punto di partenza per un percorso da scrivere a quattro mani con l’intera comunità. Vogliamo stimolare la comunità alla ricerca, all’interno delle proprie soffitte e dei loro album più antichi, di documenti e memorie per costruire un enorme database, la cui composizione dipenderà solo ed esclusivamente dalla partecipazione dei messinesi. Bisogna comprendere come era composta questa città. Questo nostro lavoro servirà a dare pace a una grande quantità di persone che sono scomparse senza lasciare nessuna traccia di sé. E’ un momento di raccoglimento e questa mostra darà alla città l’opportunità di riflettere su sé stessa su quello che ha perduto, ma solo dopo aver saputo cosa aveva e da dove origina”.

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