MESSINA. Come i ragazzi di “Messina in progresso”, anche il laboratorio “Cariddi, la conoscenza in senso stretto” ha realizzato un progetto per una “Messina del futuro”, presentando cinque proposte avanzate dai giovani messinesi del gruppo riunitosi per la prima volta, in via telematica, venerdì 15 maggio e che vedono come valori portanti la cultura, la mobilità sostenibile, lo sport, l’ecoturismo e i borghi. Il titolo scelto per questo primo laboratorio è stato “Non torneremo alla normalità perché la normalità era il problema” e all’evento hanno partecipato più di trenta giovani (dai 15 ai 30 anni) che frequentano le scuole superiori della città, l’Università, o che lavorano.

Oltre a comprendere come ogni partecipante abbia vissuto la fase 1, il laboratorio è riuscito nell’obiettivo di avanzare cinque proposte per la Messina del futuro. Queste 5 proposte portate avanti dai nostri giovani messinesi, rappresentano la strada per rendere la nostra città più vivibile, ecosostenibile, ed aperta. Siamo coscienti che molte di queste saranno realizzabili successivamente all’attuale fase 2″, scrivono in una lettera aperta.

Di seguito le proposte così come spiegate dai ragazzi:

1) Messina Città aperta

Per rilanciare Messina abbiamo pensato di partire dalla cultura. E’ notizia di qualche giorno fa la volontà di creare la cittadella della cultura nei locali dell’ex ospedale Regina Margherita. Noi giovani siamo lieti di questa notizia, ma siamo anche coscienti che la nostra città è ricca di associazioni, gruppi teatrali, piccoli teatri di quartiere e cinema che sono il nostro vero motore dell’arte. La nostra proposta, infatti, consiste nell’affidare spazi pubblici in forma gratuita e con un supporto organizzativo a questi gruppi artistici. Inoltre, chiediamo l’apertura dell’anfiteatro del terrazzo del Palacultura, uno spazio mai aperto che si presenta come un grande potenziale logistico per la cittadinanza. Dal nostro laboratorio abbiamo compreso inoltre che, durante queste prime due settimane di “fase 2”, sia emersa una nuova vita cittadina, che ha il proprio centro nei quartieri periferici. Riteniamo quindi che la cultura debba ripartire proprio
dalle zone periferiche della nostra città, al fine di promuovere da un lato la rivitalizzazione e rivalutazione di queste ultime, dall’altro una più diffusa ripartizione delle attività culturali nelle diverse unità territoriali della città.

2) Messina Città sostenibile

Le dinamiche di molte città d’Italia evidenziano la centralità della mobilità dolce per contrastare la diffusione del Covid-19 e il cambiamento climatico. Ci uniamo all’appello di Arci, Uisp e Legambiente per promuovere la ciclabilità e pedonabilità della Città Metropolitana di Messina. Essendo a conoscenza dei vari progetti come “Muovime” e “Ciclovia del Sole” che promuovono questo tipo di mobilità, chiediamo al Comune di Messina di designare corsie ciclabili in tutta la città per incentivare l’uso di questo mezzo di trasporto. In aggiunta, chiediamo la realizzazione di nuove aree pedonali per permettere il giusto distanziamento tra le persone, e l’ incremento dei mezzi di trasporto pubblico.

3) Messina Città dello sport

Lo sport è rispetto; che sia rispetto per le persone, per l’ambiente, per la città, per le tradizioni, per i momenti sociali o altro esso rende la popolazione più unita e tollerante delle diversità con una rinnovata coscienza. La tutela dei cittadini e delle loro vite riguarda un argomento che ha moltissime sfaccettature e il muoversi fa parte di esse. A Messina si nota una mancanza o una parziale decadenza delle strutture sportive e ciò non permette a tutti di usufruirne per svolgere attività sane (in compagnia o da soli). Per quanto non possa costituire una fonte redditizia (vista la necessità di garantire lo svolgimento dell’attività per tutte la fasce sociali) come l’ecoturismo o altri settori, questa miglioria influenzerebbe in modo molto positivo la popolazione e le sue abitudini. Crediamo dunque sia fondamentale creare nuovi campetti sportivi, impiantare attrezzi per attività motoria all’aperto, e curare gli spazi preesistenti. Tutto questo partendo, come già più volte ribadito, dai quartieri popolari e residenziali

4) Messina Città dell’ecoturismo

Durante questa emergenza stiamo osservando come la scelta della Città dello Stretto di puntare tutto sul turismo crocieristico sia una scelta fragile. Difatti, il futuro del turismo sarà quello culturale ed ecosostenibile. La posizione e la storia della nostra città si presenta ottimale per l’ecoturismo. Noi, giovani messinesi, chiediamo alle Istituzioni di avviare l’ideazione di percorsi ecoturistici, partendo dai borghi collinari dei Peloritani sino alle spiagge della nostra Città. In questo ambito, le nostre proposte sono le seguenti: incentivare il trasporto pubblico verso i Peloritani, creazione di una rete di strutture ricettive plastic-free, ideazione di un pacchetto turistico per la nostra città (partendo da Torre Faro, passando per il Museo e per il centro, sino a giungere ai borghi collinari e ai luoghi panoramici, come le fortificazioni messinesi, e i Peloritani), preservare e curare le zone verdi (dai Peloritani ai laghi di Ganzirri) che, oggigiorno, versano nel degrado. Queste proposte per un itinerario eco-turistico potrebbero rappresentare un’opportunità di investimento nella nostra Città.

5) Messina Città dei Borghi

La nostra città è caratterizzata dalla presenza di molti villaggi collinari che in questo documento chiameremo borghi. Queste zone residenziali sono caratterizzate dallo stretto contatto con l’ecosistema peloritano e dalla fortuna di affacciarsi sullo Stretto. I borghi sono anche lo scrigno delle tradizioni della nostra cultura. Negli ultimi decenni, però, si è manifestato un fenomeno di spopolamento di queste località. La proposta di Cariddi è di promuovere il ripopolamento di questi borghi inserendoli in percorsi di ecoturismo, favorendo la nascita di attività ricettive e gastronomiche. Inoltre, l’aumento della popolazione di queste località potrebbe attuarsi mediante l’assegnazione di alcuni incentivi economici per gli studenti universitari e per i giovani che scegliessero di trasferirsi nelle abitazioni presenti. Quest’ultima operazione può avvenire soltanto se si amplia l’offerta del TPL da e verso questi luoghi anche in orari notturni.

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