15.52. Vengono presentati tre emendamenti. Il dirigente chiede tempo per esaminarli, e preso atto della cosa, Emilia Barrile dichiara aggiornato il consiglio. Se ne riparlerà martedi prossimo, subito dopo pasquetta. Per oggi finisce qui.

15.50. Finisce la ricreazione, e come dopo ogni ricreazione, alla maestra tocca riportare l’ordine. Qui è Emilia Barrile che richiama uno per uno i colleghi. 

15.30. Arriva la prima sospensione per la presentazione degli emendamenti. Il consiglio ne approfitta per festeggiare il compleanno del vicesegretario Giovanni Bruno e della funzionaria Rosangela Bertolami. E visto che la Pasqua è prossima, si spacchetta una colomba e si beve un aperitivo. “Analcolico”, giurano dai banchi. Pippo Trischitta si cimenta in un brindisi con rime un po’ futuriste, diciamo

 

15.20. Traduciamo, per i meno attrezzati nel burocratese: gli esercizi commerciali pagano (dovrebbero) per i parcheggi di cui usufruisce la clientela. Se i parcheggi non ci sono, perché la struttura sorge in zone in cui non ne erano previsti in origine, si paga una tariffa al Comune, in maniera che di parcheggi ne siano costruiti di nuovi. La delibera in discussione serve ad adeguare le tariffe, visto che ne sostituisce una del 2005. Molti dei consiglieri, come Daniela Faranda e Franco Mondello, fanno giustamente notare che di parcheggi nuovi non se ne siano visti moltissimi negli ultimi anni. Annotazione con una sua logica. Si interroga l’amministrazione sul tema. “Abbiamo chiesto la creazione di un capitolo in entrata ed uno in uscita, è riportato nella delibera e lo prevede la normativa”, è stata la risposta della dirigente Cotroneo.

15.10. Si corre come treni: Emilia Barrile annuncia la discussione di una delibera dell’8 settembre 2016, da senso abbastanza oscuro: “monetizzazione parcheggi pertinenziali per la clientela esercizi commerciali di vicinato e medie strutture”. Di spiegarla tocca al dirigente Antonella Cotroneo. In aula c’è un brusio che non consente alla dirigente di parlare senza interrompersi ogni trenta secondi

15.06. In pratica, dopo anni si è votato un regolamento per il rilascio delle concessioni e l’applicazione del canone occupazione spazi ed aree pubbliche. Di fatto si è normata una delibera che risale al 2011 con l’applicazione dei coefficienti per il calcolo del tributo Cosap. Delibera tecnica, diciamo: servirà al Comune per monetizzare, e per mettere ordine in casini burocratici accumulati negli anni, e agli esercenti per mettersi in regola, dopo anni passati senza pagare, o a pagare troppo.

15.04. Anche la delibera passa senza problemi. Qualche astenuto in più (otto, contro diciotto favorevoli), ma fa parte delle “strategie d’aula”, qualunque esse siano.

15.00. Emendamento in votazione: Venticinque presenti, quattro astenuti, ventuno favorevoli, passa liscio, nonostante un leggerissimo accenno polemico da parte di Nino Interdonato. Si vota la delibera, che risale addirittura a luglio scorso.

14.56. Sarà la vicinanza della Pasqua, ma in consiglio c’è un clima ecumenico che non si vedeva da…mai, praticamente mai in questa amministrazione.

14.54. “Questa delibera nasce dall’esigenza di equità fiscale”, dichiara Cuzzola. “Se c’è un soggetto che non paga le imposte, ci sarà qualcuno che le paga per lui, per questo c’è necessità di velocizzare l’approvazione di questo atto”. Cuzzola motiva così la presentazione della delibera in aula. “Chi deve paghi le imposti, l’emendamento va in questa direzione e mi trova perfettamente d’accordo”. Clima disteso in aula.

14.51. “Discutiamo di quest’atto deliberativo da quattro anni”, spiega una esasperata Emilia Barrile, prima di dare la parola all’assessore al Bilancio Enzo Cuzzola.

14.42. Dopo un breve battibecco tra Donatella Sindoni e la presidentessa del consiglio Emilia Barrile, parte subito con un emendamento alla delibera principale. Illustra Peppuccio Santalco (Felice per Messina): “Non vorremmo che siano date nuove concessioni a chi ha pendenze col Comune”.

14.40. Con il consueto ritardo sull’orario d’apertura (prevista alle 14.00, iniziata alle 14.30) torna a riunirsi dopo una settimana il consiglio comunale: qualche giorno di riflessione dopo l’approvazione delle delibere di tariffe sul tributo dei rifiuti (la famigerata Tari), e l’obolo da versare per avere un numero civico.

Oggi parlerà di occupazione suolo e impianti pubblicitari, tema parecchio caldo vista la jungla normativa in cui il comune di Messina si barcamena da anni e anni, e che hanno fruttato multe e polemiche.

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