MESSINA. Non c’è pace per gli impianti sportivi cittadini: mentre il campo di atletica del Cappuccini è accessibile solo nel corso del pomeriggio per carenza di personale, l’ex Gil è chiuso da venerdì a causa di un problema all’impianto idraulico, che ha determinato l’impossibilità di usufruire dei bagni.

Il guasto all’autoclave, che causava la mancanza di acqua calda, persisteva da circa 10 giorni: da allora e fino al giorno della chiusura temporanea sono rimasti fruibili solo la pista e gli spogliatoi.

Gli interventi per risolvere il guasto sono stati effettuati oggi e dai collaudi si prevede la riapertura nella giornata di domani. La decisione però dipenderà dall’esito di una riunione che si terrà al Comune domani mattina.

Sia la pista che la pedana dell’ex Gil erano state rimesse a nuovo, dopo due mesi di lavoro, a maggio del 2018.

Alla situazione precaria degli impianti si aggiunge il caso della piscina dello stesso Cappuccini, chiusa dallo scorso giugno per il crollo del tetto.

 

 

Il campo di atletica Santamaria (ex Gil) era finito al centro delle cronache lo scorso luglio, dopo un blitz del sindaco Cateno De  Luca, che si era scagliato contro il custode, colto sul fatto mentre guardava la televisione: «Noi siamo entrati indisturbati ed abbiamo “urinato ovunque” e nessuno se ne è accorto. Ed ora? Chiederò il suo licenziamento in tronco!», aveva sbottato il sindaco, che ad un anno esatto dal suo insediamento aveva definito la struttura “un cesso a cielo aperto”, annunciando l’inserimento dell’impianto sportivo nell’elenco dei beni che potrebbero andare in concessione ai privati.

Malgrado il blitz di De Luca, che aveva destato molto scalpore (al punto che lo stesso custode minacciò il suicidio), lo stato dell’ex Gil non è migliorato nemmeno nei mesi successivi, per responsabilità tuttavia non attribuibili ai custodi (che si occupano di manutenzioni ordinarie), quanto piuttosto alla mancanza di manutenzioni straordinarie. Paradossalmente, infatti, la parte più “decorosa” dell’ex Gil (in base a quanto si evince da un sopralluogo del 6 settembre) è quella di competenza dei guardiani, che però nulla possono contro il suo decadimento strutturale (Qui le foto).

 

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