MESSINA. Da un lato il bastone (“o il consiglio comunale cambia registro e si crea una maggioranza stabile, o si va a nuove elezioni, ha detto pressappoco oggi), dall’altro la carota (una lettera accomodante e un richiamo alla responsabilità). Cateno De Luca, col consiglio comunale, ha sempre mantenuto un atteggiamento ambivalente, di schiaffo e carezza, spesso l’uno a qualche minuto di distanza dall’altro. E ha fatto lo stesso oggi, riproponendo all’aula la stessa delibera di contratto di servizio tra la nuova Atm Spa (che sarebbe dovuta partire il primo dell’anno, ma che invece inizierà ad operare a marzo o ad aprile) e il comune di Messina che il consiglio comunale aveva bocciato due giorni fa.

“Con riferimento alla proposta di deliberazione relativa all’approvazione del contratto di servizio tra il Comune di Messina e Atm S p.a., riproposto dello scrivente dopo la bocciatura dell’aula del 27 dicembre, si sottolinea l’urgenza della trattazione in quanto dalla data di approvazione dello schema di contratto di servizio da parte del consiglio comunale, e della sottoscrizione del contratto medesimo, dovrò intercorrere un lasso di tempo non inferiore a 60 giorni, necessario per attuare le procedure previste dalla normativa vigente per il passaggio dei lavoratori dalla Atm azienda speciale in liquidazione al nuovo gestore del servizio ATM S p.a.”, scriveva De Luca ieri mattina ai consiglieri.

“La sottoscrizione del contratto di servizio e altresì necessaria per consentire ad ATM S p.a. di sottoscrivere la polizza fideiussoria a garanzia delle obbligazioni di gestione del servizio che saranno assunte col contratto medesimo”, ha continuato il sindaco.

Che poi mette “sul chi vive” i consiglieri comunali con un’avvertenza: “Appare superfluo altresì sottolineare che la irreversibile crisi finanziaria in cui versa da tempo Atm azienda speciale, che ha determinato la procedura di messa in liquidazione volontaria da parte del consiglio comunale, e la presentazione dell’istanza di liquidazione coatta amministrativa da parte dei liquidatori dell’azienda, non consentirà alla predetta azienda speciale di svolgere il servizio di trasporto pubblico locale con regolarità, e di pagare le retribuzioni e i fornitori. E’ pertanto concreto il pericolo di interruzione del pubblico servizio“.

Nel riproporre la delibera bocciata dall’aula, De Luca non ha perso tempo: il consiglio è stato convocato in sessione straordinaria lunedì 30 alle 9.30: le voci di corridoio danno per molto buone le possibilità che la delibera stavolta passi, complici un paio di “richiami all’ordine” da parte di consiglieri d’area (soprattutto centrodestra e misto) favorevole a De luca, e a qualche provvidenziale assenza, strategica o per causa di forza maggiore, nelle file dell’opposizione, essenzialmente Pd e Movimento 5 stelle.

Non è la prima volta che De luca ripropone (o intende farlo) una delibera sulla quale l’aula si è già espressa negativamente. Ha infatti annunciato che tornerà in aula, per la terza volta, la delibera che prevede la fuoriuscita del Comune dalla fondazione Taormina Arte. Probabile anche il ritorno della delibera di approvazione del piano di liquidazione.

A bastonare il sindaco, ci ha pensato MessinAccomuna, che ha segnalato un problema non di poco conto. E cioè che l’interruzione del pubblico servizio dal primo gennaio potrebbe non essere solo una minaccia ma un’ipotesi concreta. “Il rischio di paralisi del trasporto pubblico a Messina è effettivo, ma solo per colpa sua: lui ha trasferito dall’1 gennaio i mezzi che ATM usa per le corse alla nuova SpA. Così martedì prossimo ci sarà un’azienda che ha il personale, ma non i mezzi, e un’altra che ha i mezzi, ma non il personale. Il risultato sarebbe il blocco del trasporto a Messina”, scrivono dal laboratorio di partecipazione politica.

Come se ne esce? Col contratto di servizio approvato in seconda battuta dall’aula. Oppure, spiegano semre da MessinAccomuna, “basta revocare le delibere di Giunta n. 755 e n. 757 del 27/11/2019 con cui trasferiva (forse illegittimamente, perché la competenza è del Consiglio) l’usufrutto dei mezzi dalla vecchia ATM alla nuova SpA. Se non lo farà il capolavoro della paralisi del servizio di trasporto a Messina sarà tutto merito suo. Punto”.

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[…] Atm, Cateno De Luca ci riprova, e ripropone la delibera bocciata dal consiglio comunale due giorni f…  Lettera Emme Source: […]

messinese stanco
messinese stanco
29 Dicembre 2019 14:55

Chissà perché stavolta non minaccia le dimissioni… Forse non è più sicuro di essere rieletto