MESSINA. Dopo il video in cui il sindaco Cateno De Luca si è autoaccusato di essere un “evasore”, ha accusato parte della sua giunta, e si è autoassolto mettendosi in regola coi pagamenti, arriva la riposta da parte dell’ex assessore all’Ambiente Daniele Ialacqua. Che adombra la possibilità di una decadenza dalla carica per incompatibilità.

“Viene in primo luogo in mente il caso avvenuto recentemente a Mazara del Vallo (ma anche in altri comuni come Benevento). Anche lì si è scoperto che vari amministratori locali non pagavano alcuni tributi locali. E cosa è successo? Che è stato evidenziato che la legge regionale n.31 del 1986 e l’art.63 del TUEL prevedono l’incompatibilità e quindi la decadenza degli amministratori che hanno un debito liquido ed esigibile verso il comune per imposte, tasse e tributi. Da qui controlli e verifiche a tappeto su giunta e consiglio comunale. Ed a Messina in che situazione siamo? In che situazione erano/sono il sindaco e gli assessori? Si ricade nel caso previsto dal tuel e dalla legge regionale? O si è forse cercato di evitare di ricadere nel caso previsto dalla legge con questo stratagemma? Qualcuno è necessario che lo accerti”.

Ma Ialacqua non si ferma qui: “C’è di più. Se il sindaco dichiara candidamente che prima di lanciare la campagna del pagamento dei tributi si è “sistemato” le sue “pendenze” tributarie, insieme agli assessori non in regola, ed ora invierà le contestazioni ai cittadini “evasori”, cosa devono dire i dipendenti comunali, gli ambulanti, i cittadini non in regola? Potranno avere anche loro un “trattamento” di “favore” similare? Un problema non solo morale ma anche, riteniamo, legale.

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Messinese stanco
Messinese stanco
23 Ottobre 2019 17:26

De Luca ha commesso un autogol, farà la fine di Salvini