MESSINA. Si attendeva di fare nottata, invece, in maniera del tutto inattesa, la seduta di consiglio comunale dedicata all’approvazione del bilancio di previsione 2019-2021 è stata rinviata a domani mattina. La decisione ha provocato una bordata di fischi da parte dei precari storici del comune di Messina, assiepati nel loggione ad assistere alla seduta, la cui stabilizzazione dipende anche dall’approvazione nel più breve tempo possibile del bilancio.

Come mai si è deciso per il rinvio? La scelta è arrivata in mattinata, dopo la prima conferenza dei capigruppo in cui si è presa la decisione di rimandare a domani, alle 9.30 per l’assenza in aula di parecchi consiglieri di area centrodestra che avrebbe creato qualche grattacapo nei numeri. Alla comunicazione del presidente del consiglio comunale Claudio Cardile, il consigliere di LiberaMe Massimo Rizzo aveva proposto invece di iniziare la discussione, e la trattazione degli emendamenti (tra i quali tre Cinque stelle, sei dei Dr, uno di Giovanna Crifò di Forza Italia), e di rinviare a domani la conclusione e il voto. nel frattempo, il sindaco Cateno De Luca, per accelerare l’approvazione del documento contabile, aveva chiesto il ritiro degli emendamenti: “In questo bilancio, che è tecnico, non ci sono i margini per valutare le legittime richieste che sono state formalizzate negli emendamenti, quindi le farò mie e faranno parte della manovra con la variazione di fine marzo”, ha spiegato il sindaco, prima che la seduta fosse chiusa e aggiornata a domani.

All’annuncio, da parte di Cardile, i precari sono scoppiati in protesta, al grido di “vergogna, vergogna” (qui il video). Martedi 26 si riunisce la commissione per la stabilità della finanza degli enti locali (Cosfel) che deve decidere sulla loro stabilizzazione: i tempi tecnici, seppure strettissimi, pare ci siano, ma per evitare quello che era accaduto a fine anno, sarebbe stato meglio se l’istruttoria documentale richiesta dalla commissione fosse stata spedita prima.

E gli emendamenti? Ancora nessuno ha accolto l’appello del sindaco, e sulla carta sono tutti incardinati. De Luca vorrebbe approvare il bilancio “intonso”, e poi analizzare  le singole richieste dei consiglieri comunali, e confrontarle con le ricorse sbloccate grazie all’avanzo di amministrazione. “Riteniamo che la questione rientrerà, al di là nelle criticità nella presentazione degli emendamenti: ho chiesto all’aula, a fine marzo, un confronto di merito sulle risorse, con lo sblocco di risorse attraverso l’avanzo di amministrazione“, ha concluso il sindaco. Domani si ricomincia.

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