MESSINA. “Il primo obbligo è sempre quello di rispettare la legge. Sul tema del decentramento amministrativo il sindaco Cateno De Luca sembra aver le idee poco chiare, o peggio, finge di poter applicare il suo solito modus operandi”. Lo affermano in una nota i consiglieri comunali di “Ora Messina” Giandomenico La Fauci e Francesco Pagano, che bacchettano il primo cittadino (già finito nel mirino del deputato pentastellato Antonio De Luca) e propongono un “nuovo disegno del territorio”, con la modifica delle attuali circoscrizioni.

«La campagna elettorale, nella quale ipotizzava lo scioglimento delle circoscrizioni, è finita da tempo, adesso è tempo di amministrare e di farlo secondo logica e leggi», continuano.

«Appoggiamo la battaglia del Comitato ‘DecentraMe’ che porta avanti le ragioni del decentramento amministrativo, tutto sulla base di una legge regionale che non può essere derogata».

«Oltre all’aspetto puramente legislativo – spiegano i consiglieri di ‘Ora Messina’ – c’è quello della logica di gestione della città: depotenziare le circoscrizioni, come vorrebbe il sindaco De Luca, sarebbe il primo passo verso un maggiore caos burocratico. Quotidianamente ci troviamo a segnalare carenze che, con una libertà di azione maggiore, potrebbero essere risolte direttamente dalle circoscrizioni».

«L’iter burocratico per la risoluzione di tanti problemi è, troppo spesso, lunghissimo, tanto da dare l’impressione ai cittadini di un lassismo che in realtà non c’è. Con il decentramento le circoscrizioni avrebbero la possibilità di gestire un bilancio proprio così da poter gestire e organizzare i servizi secondo priorità».

«Le circoscrizioni così come sono hanno poteri limitati – spiegano La Fauci e Pagano -, diminuirli creerebbe danni soltanto ai cittadini che hanno come prima interfaccia quella delle circoscrizioni».

«L’idea del sindaco De Luca è contraria a una vivibilità amministrativa migliore, come se non si volesse perdere la centralità del potere. Esempi già visti in altre realtà non sono replicabili a Messina. La legge regionale è chiara: siamo già in ritardo coi tempi, nel frattempo l’amministrazione lotta per derogare e cerca soluzioni inverosimili per un territorio tanto vasto».

«Altra questione da affrontare – chiariscono i consiglieri – sarebbe quella dell’attuale divisione delle circoscrizioni. Soprattutto la I e la VI coprono un’area probabilmente troppo ampia: si potrebbe pensare a un nuovo disegno del territorio per una divisione meno larga e che darebbe ai cittadini la possibilità di trovare gli uffici per i servizi proposti non a chilometri di distanza».

»La speranza – concludono – è quella di veder presto applicata la legge evitando il muro contro muro con l’amministrazione. Il caso del decentramento è esempio perfetto per far comprendere quali siano i passi per un miglioramento della vita quotidiana dei cittadini».

 

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