MESSINA. Il 22 novembre prossimo comincerà, in Corte d’Appello, il processo nei confronti di Cateno De Luca, attuale sindaco di Messina, per le vicende relative a quando rivestiva la carica di primo cittadino di Fiumedinisi. Il processo, noto come “sacco edilizio di Fiumedinisi”,  si era concluso in primo grado con assoluzioni e prescrizioni.

Oltre a De Luca il processo riguarda anche altre 7 persone tra ex componenti della giunta municipale, presidente della commissione edilizia dell’epoca ed altri. In primo grado, oltre a De Luca, il processo era nei confronti complessivamente di 17 persone.

Il giudizio di primo grado si è concluso a novembre dell’anno scorso con assoluzioni e prescrizioni. In particolare il Tribunale, seconda sezione penale, ha disposto l’assoluzione per l’abuso d’ufficio mentre il reato di tentata concussione è stato riqualificato in tentativo di induzione indebita di dare e promettere utilità ed il tribunale ha disposto il non luogo a procedere per prescrizione. Prescrizione anche per il falso. Contro questa sentenza la procura aveva presentato appello ed a novembre si tornerà di nuovo in aula.

I fatti risalgono al periodo tra il 2005 ed il 2010. Al centro delle indagini la costruzione di una struttura alberghiera con annesso centro benessere,  la realizzazione di 16 villette e le opere di consolidamento del torrente.

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