MESSINA. Con la costituzione del seggio unico centrale alla sala consiliare del Comune di Messina è iniziato ufficialmente il riconteggio dei voti delle amministrative di domenica. È prassi, ma la circostanza è resa più interessante dal fatto che ieri, sul sito del Comune, è apparso un inquietante avviso, che di fatto rimescola le carte sul tavolo.

Non sono presenti i dati delle sezioni 20, 47, 49, 57, 66, 77, 84, 87, 111, 116, 145, 166, 201, 222 e 241, perchè non rilevabili”, si legge sulla pagina delle singole liste: ci sarebbero settemila voti che non si riescono ad attribuire, per errori nelle compilazioni dei registri che risultano incompleti o “non interpretabili”. I voti attribuiti a sindaco e liste ci sarebbero (o almeno sarebbero “rilevabili” anche se non in maniera ufficiale), quelli per i singoli candidati no.

Non ci sono solo le quindici sezioni segnalate: stamattina, a Palazzo Zanca è stato un via vai di presidenti di sezione, parecchie decine, chiamati per porre rimedio a dimenticanze ed errori nella compilazione dei verbali (che comunque non avevano pregiudicato la lettura dei dati).

A presiedere il seggio unico centrale è il magistrato di Corte d’Appello Laura Romeo. Cosa succede, nello specifico? Alla presenza dei rappresentanti di lista, si procede alla lettura dei verbali che provengono da ogni sezione, per un ricontrollo totale dei voti. Nel caso di discrepanze si interpella il presidente di sezione nel verbale del quale qualcosa non quadra, e rimediato all’errore si prosegue. Non è previsto il riconteggio delle schede, che può avvenire solo con un ricorso al tar. Cosa che, segnalano alcuni rappresentanti di lista, è una possibilità molto concreta.

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Elena
Elena
13 Giugno 2018 14:29

Il ricorso è doveroso!si dovrebbero unire i tanti candidati che sospettano brogli per pretendere riapertura plichi!!!