MESSINA. Un contributo regionale che a dicembre si attestava sui 3 milioni e 800mila euro, in linea con quello dell’anno precedente, ma che oggi si è ridotto di quasi novecentomila euro, perchè la finanziaria regionale ha previsto tagli lineari in tutti i settori. E il futuro del teatro Vittorio Emanuele, già traballante, sembra essere in bilico.

E Antonio Saitta, candidato sindaco del centrosinistra alle amministrative di giugno, dice no: “Dobbiamo salvaguardare il futuro del Teatro Vittorio Emanuele e il futuro di coloro che ci lavorano: persone di altissimo valore professionale che, in condizioni sempre peggiori, continuano ad operare con enormi sacrifici per fare e divulgare cultura nella nostra città. La deputazione regionale messinese deve prendere posizione. Io ho già incontrato i parlamentari regionali della coalizione che mi sostiene alle prossime amministrative e li ho sollecitati a cercare una soluzione possibile. In questo momento non devono esistere divisioni di colore politico. Tutti i deputati eletti con i voti dei messinesi devono trovare una soluzione insieme al governo regionale”, ha dichiarato il candidato del centrosinistra.

Tra l’altro, nell’originaria dotazione finanziaria di 3 milioni e 790mila euro, che ogni anno bastavano a stento per la gestione dell’ordinario, erano incluse anche le stabilizzazioni del personale precario

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