MESSINA – Leggeri sconti di pena nel processo d’appello per l’incidente stradale costato la vita a Lorena Mangano, la studentessa ventitreenne di Capo d’Orlando  morta in via Garibaldi  il 26 giugno 2016. La Corte d’appello ha condannato a 10 anni Gaetano Forestieri, ex finanziere che era alla guida dell’auto che investì Lorena mentre è stato condannato a 6 anni Giovanni Gugliandolo, un giovane pasticcere. In primo grado, nel giudizio con rito abbreviato, Forestieri era stato condannato a 11 anni mentre Gugliandolo a 7 anni. Forestieri era accusato di omicidio stradale, competizione non autorizzata mentre Gugliandolo di competizione non autorizzata ed anche di omissione di soccorso. La sentenza di secondo grado è arrivata dopo diverse ore di camera di consiglio. La scorsa udienza già una volta i giudici della Corte d’Appello si erano ritirati per il verdetto ma poi avevano deciso di riaprire il dibattimento. Prima della camera di consiglio è stato sentito un solo testimone. L’accusa aveva chiesto la conferma della sentenza di primo grado. I due imputati sono stati difesi dagli avvocati Salvatore Silvestro e Pietro Luccisano. I familiari della ragazza, parte civile, sono stati rappresentati dagli avvocati Francesco Rizzo, Roberto Argeri e Filippo Pagano. L’incidente si è verificato in via Garibaldi all’altezza dell’incrocio con la via Torrente Trapani. Lorena Mangano, promettente studentessa era alla guida di una Fiat Panda che fu colpita da un’Audi TT condotta da Forestieri giunta a velocità sostenuta. Uno schianto che distrusse per sempre sogni e progetti per il futuro della ragazza. Per l’accusa Forestieri avrebbe ingaggiato una gara ad alta velocità con Gugliandolo che era al volante di una 500 Abarth. Entrambi hanno sempre negato la corsa tra auto.

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