MESSINA. Perché limitarsi a commettere solo un’infrazione al codice della strada, se se ne possono commettere quattro, cinque, sei contemporaneamente? Ci sono talmente tanti sottotesti, in questo parcheggio, da fare di una foto un affascinante trattato sociologico, caso di studio anche per Messina, che a parcheggi psichedelici non si fa mancare nulla. 

Chi ha parcheggiato aveva fretta, è chiaro. Talmente tanta da scavalcare la corsia e infilarsi in controsenso in un buco, il primo disponibile. Incurante del dissuasore in plastica, che infatti è stato abbattuto. E proprio l’esiguità dello spazio ha “imposto” che l’auto la si infilasse a forza tra l’aiuola e un’altra automobile: quindi, con una ruota sul marciapiede. Il resto dell’auto, tre quarti ad occhio e croce, è messa a sbalzo sulla corsia di marcia, ostruendola per buona parte e costringendo chi la percorre a qualche bestemmia e una semi gimcana, sperando che dalla corsia opposta non scenda nessuno.

Cosa ci può essere di tanto urgente da obbligare ad un tale sfoggio di menefreghismo, strafottenza e disprezzo delle regole della civile convivenza, oltre che del codice della strada? Non si sa. Però il bar giusto di fronte potrebbe essere un ottimo indizio.

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edo
edo
13 Settembre 2017 14:55

ma spero che oltre alla foto sia stata fatta una chiamata ai vigili urbani o a qualsiasi altro tutore delle legge