MESSINA. Lo aveva preannunciato, Marcello Puglisi. Da una settimana. Il comitato spontaneo “Puliamo la piaggia di Ganzirri con la forza delle nostre idee”, del quale è fondatore, si sarebbe preso cura del litorale di Ganzirri, iniziando da via Marina: un pezzo di spiaggia in cui i membri del comitato avevano fatto un inventario di quello che avevano trovato nella sabbia: tre materassi, tre frigoriferi, un mobile a tre ante, quattro pneumatici, parti di auto, spazzatura generica. Poco sopra la spiaggia, in spiaggia, un altro deposito: di inerti da attività edilizie, stavolta. Il comitato aveva fatto posare un cassone da tre metri cubi per raccoglierle. Le operazioni, oggi, sono partite prima dell’alba, alle 5 di mattina.

Prima la “sistemazione” dei rifiuti ingombranti in spiaggia, per agevolare l’intervento del Bobcat di Messinambiente, come garantito ieri da Natale Cucè, da un mese e qualcosa a capo della “task force” della partecipata. Quello che i volontari del comitato non avevano previsto, sottovalutando la situazione, è che il cassone non sarebbe bastato: alle 6.30, un’ora e mezza dopo, era già pieno da materiale edile, scaricato da chi di portarlo nelle apposite discariche non ci ha nemmeno minimamente pensato, reputando idoneo allo scarico un pezzo di litorale.

 

Il tempo per un caffè, e alle 8.30, appare un camioncino giallo e blu: è Messinambiente. Arriva una squadra deputata al ritiro dei rifiuti ingombranti, come Cucè aveva preannunciato ieri: un fax di Puglisi verso la partecipata aveva avuto, secondo Puglisi, risposta immediata da parte del responsabile della Task force, e rassicurazioni che quello che era accaduto qualche settimana fa, in cui l’operatore di Messinambiente era arrivato, aveva visto la spiaggia e ne aveva tratto la conclusione che non si poteva intervenire, non sarebbe più successo. Detto, fatto, ringraziamenti a Messinambiente da parte del comitato.

 

Nel frattempo, riempito il primo Cassone, ne arriva un secondo: dalla strada sono stati tolti tre metri cubi di inerti, ce ne sono ancora molti, quindi stavolta il cassone è un bestione da cinque metri cubi. La quantità di resti edili gettati impunemente per strada, giusto per dare un’unità di misura.

 

Nel frattempo, alla compagnia si aggiunge anche “Missione Messina”, il gruppo animato dal consigliere comunale Santi Zuccarello. La cosa prende una piega “social”, con tanto di diretta del consigliere su Facebook. Comitato e associazione, undici volontari in tutto (quattro di Missione Messina, il resto aderenti al comitato), lavorano alacremente: le condizioni della spiaggia sono vergognose, e i rifiuti accumulati da mesi e mesi.

Marcello Puglisi, intanto, annuncia via Facebook che l’anniversario di matrimonio lo sta festeggiando così: al lavoro, insieme alla moglie,  con amici e volontari, ridando una parvenza di dignità ad un pezzo di Messina dimenticata dalle istituzioni e stuprata dai suoi stessi concittadini. Nel frattempo anche il secondo cassone si riempie. Arriva il terzo. Pausa pranzo, di pomeriggio si continua. Ganzirri, ma tutta la città, lo merita.

 

 

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