MESSINA. Continua il nostro viaggio alla scoperta degli under 35 che avranno l’onore, ma anche gli oneri, di dare nuova linfa all’economia e alla cultura, allo sport e alla ricerca. Ragazzi e ragazze accomunati da talento, voglia di emergere e dall’urgenza di cambiare una città troppo spesso ripiegata sul passato. 

Lettera Emme vuole raccontare ai lettori le loro storie, mostrare i loro volti, scegliendo volta per volta un ambito lavorativo e i giovani del settore con tutte le carte in regola per sfondare.

Un appuntamento “a tappe” che prosegue con gli attori e i registi in rampa di lancio che porteranno un po’ di Messina sui palcoscenici di tutto il mondo.

 

Angelo Campolo

FRA CINEMA E TEATRO. Classe 1983, l’attore e regista Angelo Campolo si innamora della recitazione ad appena 11 anni e a 16 crea la prima piccola compagnia di attori. Un esordio da predestinato che, dopo il diploma al liceo classico “Francesco Maurolico”, culminerà nell’incontro con Luca Ronconi alla Scuola del Piccolo di Milano, fondata da Giorgio Strehler. La prima tappa di una giovane ma già ricchissima carriera che lo porterà a lavorare con registi del calibro di Antonio Calenda, Enzo Vetrano, Stefano Randisi, Stefano De Luca, Giampiero Cicciò, Giorgio Bongiovanni e Ninni Bruschetta, che lo dirige nell’Amleto di Shakespeare. Fondatore e direttore della compagnia Daf – Teatro dell’esatta fantasia, per la quale ha ideato e diretto numerosi spettacoli, distinguendosi per i temi legati alle problematiche sociali e l’impegno nel settore della formazione, a gennaio del 2016 si è classificato al terzo posto nella categoria “Miglior attore Under 35” del prestigioso Premio Ubu. Fra i tanti riconoscimenti, il premio “Scintille” alla 35esima edizione del festival di Asti, con una riscrittura dell’Otello di Shakespeare, e il premio “Giovani Realtà” 2016 dell’Accademia Nazionale “Nico Pepe” di Udine. In televisione ha recitato tra i protagonisti della popolare miniserie tv Tutti i padri di Maria (regia di Luca Manfredi, con Lino Banfi e Lino Toffolo) e nella serie d’autore Non Uccidere, diretta da Giuseppe Gagliardi, mentre sul grande schermo è stato tra i protagonisti del film Seconda primavera (2016) di Francesco Calogero e del cortometraggio Il Volo, diretto dal grande Wim Wenders. A maggio porterà sulle scene Il Ciclope per il “Teatro dei due Mari”.

 

Stella Egitto

 

Stella Egitto di anni ne ha 29 e come attrice ha preso parte a 5 lungometraggi, 17 rappresentazioni teatrali, 12 serial televisivi, due cortometraggi e numerosi apparizioni in spot pubblicitari. Nata a Messina, si innamora della drammaturgia ai tempi del liceo e inizia a frequentare vari corsi di teatro in riva allo Stretto prima di trasferirsi a Roma per frequentare l’accademia Silvio D’Amico, una delle scuole d’alta formazione più prestigiose d’Italia. Dopo alcuni anni di gavetta in teatro, collabora con attori e registi già affermati che ne esaltano la verve recitativa e le permettono di fare il suo esordio prima in tv, nel 2007, e successivamente sul grande schermo, nel 2009, con la pellicola Sulla strada di casa, in cui recita al fianco della conterranea Donatella Finocchiaro. Una carriera, quella di Stella (nomen omen), che prende il via grazie alle sue interpretazioni teatrali (diretta, fra gli altri, dai messinesi Tino Caspanello e Gianfranco Quero), e prosegue nel segno di Marco Bellocchio, Silvio Muccino, Pif e Gianmarco Tognazzi, uno dei punti di riferimento dell’attrice. Un suo desiderio ancora non realizzato? Conoscere i conterranei Spiro Scimone e Francesco Sframeli.

 

Federica De Cola

 

Vincitrice nel 2011 del prestigioso premio “Lara” al Roma Fiction Fest, Federica De Cola, nata a maggio del 1984, si laurea al Dams di Palermo e studia per tanti anni danza e recitazione. Il suo esordio avviene nel 1999, appena quindicenne, prendendo parte allo spettacolo Pensaci Mario del messinese Angelo Campolo: il primo step di una carriera che la porterà a calcare i palcoscenici più importanti d’Italia, diretta, fra gli altri, dal concittadino Giampiero Cicciò. Il grande esordio cinematografico avviene nel 2006, quando prende parte a Nuovomondo di Emanuele Crialese, mentre nel 2014 interpreta Paolina Ranieri ne Il giovane favoloso di Mario Martone, incentrato sulla vita del poeta Giacomo Leopardi e interpretato da Elio Germano. Fra i film a cui ha preso parte anche Ragazze a mano armata, di Fabio Segatori, ambientato proprio a Messina. Tantissime le sue apparizioni televisive, fra le quali: Braccialetti rossi (2014), Edda Ciano e il comunista (2011), Don Matteo 7 (2009) e Il commissario Montalbano (2006).  “Recitare – ha raccontato nel 2015 in un’intervista al quotidiano Tempostretto – è un sogno che ho da quando ero proprio piccola e devo dire di non aver mai esitato. Il desiderio di diventare famosa a tutti i costi in modo da poter essere acclamata da tutti, no, quello non ha mai sfiorato la mia mente; ma il desiderio di riuscire a diventare un’attrice sì”.

Ilenia D’Avenia

Figlia d’arte – il padre, Michele D’Avenia, è un noto pittore e scultore messinese – Ilenia D’Avenia, nata il 20 gennaio del 1993, cresce “nella certezza che l’arte sia necessaria alla vita e che, attraverso essa, la bellezza sia possibile”. Un imperativo morale ed estetico che la spinge all’età di 13 anni a fare della recitazione, e del teatro in particolare, il suo mestiere. Dopo le prime collaborazioni con artisti del rango di Massimo Mollica e Anna Marchesini, appena diciottenne si trasferisce a Roma, coronando il sogno di entrare nella prestigiosa Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico. Le collaborazioni crescono, così come i riconoscimenti: riceve nel 2014 il premio Mare Festival, consegnatole da Giorgio Pasotti in occasione del Festival di Salina, nel 2015 il Premio Claudio Abbado per il monologo Non ci pozzu cridiri!, di cui è autrice ed interprete, e nel 2013 il suo spot Hiv: occhio riceve il primo premio dal regista Fernan Ozpetek in occasione della campagna Anlaids Onlus. Oltre a numerose interpretazioni teatrali, fra le quali Lei e Lei di Giampiero Cicciò, in televisione è fra le protagoniste di Colpo di Scena, Rosy Abate, spinoff di “Squadra antimafia”, in uscita prossimamente su Canale 5, e La Mafia Uccide Solo D’Estate – La Serie. Innamorata della recitazione, non dimentica però le altre sue passioni: equitazione, nuoto, jogging ma soprattutto la fotografia.

 

Katia Greco

 

È invece un cortometraggio girato ai tempi del liceo a segnare il destino della 31enne Katia Greco. Un saggio finale per un laboratorio di cinema che le farà scattare la scintilla: “È in quel momento che ho deciso che avrei voluto fare l’attrice”. Una scelta, portata avanti con determinazione, che non le impedisce però di laurearsi in Scienze Biologiche prima di trasferirsi a Roma per proseguire gli studi. Il suo esordio avviene nel 2005, come attrice teatrale con lo spettacolo Ombre e penombre, scritto e diretto da Patrizia Tedesco, mentre nel 2007 ecco il debutto in televisione nella miniserie Il capo dei capi, in onda su Canale 5, a cui seguiranno varie interpretazioni in R.I.S. 4 – Delitti imperfetti, Noi due, Crimini bianchi, Distretto di Polizia 9 e Don Matteo. Nel 2011 la grande occasione di una vita, quando interpreta Mery, la prima fidanzata del giovane Montalbano nella seguitissima fiction di Rai Uno che le regala la ribalta nazionale. Protagonista nel 2016 del videoclip Cinque petali di rosa di Alex Britti, esordisce sul grande schermo nel 2013 con il film The Elevator: Three Minutes Can Change Your Life, opera prima di Massimo Coglitore, a cui fanno seguito Back to Rome e Bolgia totale.

 

Fabrizio Falco

Premio Ubu come migliore attore under 35 del 2015, Fabrizio Falco, 1988, messinese di nascita ma palermitano d’adozione, si avvicina alla recitazione durante gli anni liceali, e partecipa a diversi spettacoli per la regia di Maurizio Spicuzza. Nel 2007, dopo aver frequentato la scuola Teates di Michele Perriera, sentendo che la sua strada è il palcoscenico, si iscrive all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico, dove si diploma nel 2010, sotto la direzione del grande Luca Ronconi (con il quale collaborerà in diversi spettacoli). Non si fa mancare neanche un laboratorio con Toni Servillo e altre importanti lezioni di recitazione con Michele Placido (che lo dirigerà nel corto Primi piani, del 2007). Dopo qualche apparizione in tv, nel 2012 esordisce al cinema con  due pellicole, È stato il figlio di Daniele Ciprì Bella addormentata di Marco Bellocchio: due interpretazioni straordinarie con le quali vince il Premio Marcello Mastroianni e ottiene anche una candidatura al Nastro d’Argento come miglior attore non protagonista. 

 

Adua del Vesco e Renato Accorinti

Ha appena ventidue anni e due occhi di ghiaccio che hanno fatto perdere la testa a Gabriel Garko, suo attuale compagno, la giovanissima Adua Del Vesco, nome d’arte della messinese Rosalinda Cannavò. Figlia di un macellaio e di una casalinga, cresce con il sogno di fare la ballerina finché, all’età di 14 anni, viene travolta dalla passione per la recitazione, che la spinge a lasciare l’amata Sicilia per trasferirsi a Roma. Dopo aver frequentato un corso di recitazione e dizione, nel 2012 fa il suo esordio sul piccolo schermo nella terza stagione della fiction L’onore e il rispetto e due anni dopo esordisce sul grande schermo con il film Sapore di te, diretto da Carlo Vanzina. Sempre nel 2004 ritorna in tv con la seconda stagione de Il peccato e la vergogna, con la miniserie in due puntate Rodolfo Valentino – La leggenda e con Furore – Il vento della speranzaDopo altre fiction (Non è stato mio figlio,  Il bello delle donne… alcuni anni dopo), nel luglio del 2016 ritorna sul set per girare la seconda stagione di Furore – Il vento della speranza.

 

 

Fabio Schifilliti

Dopo attori e attrici, passiamo dall’altra parte del set con il regista Fabio Schifilliti, classe 1985, innamorato della Settima Arte dai tempi del Seguenza, quando venne istituito il primo laboratorio di cinema del liceo, tenuto dal regista Massimo Coglitore. “Fin da piccolo sono rimasto affascinato dalla magia del buio della sala e da quella luce magnifica del proiettore che crea immagini gigantesche sullo schermo”, racconta Fabio all’Eco del Sud in un intervista del 2015, dieci anni dopo aver girato il suo primo cortometraggio Infinito Blu, vincitore di diversi premi. Il successivo lavoro, Sinfonia&Follia,  è invece del 2007, anno in cui partecipa in qualità di stagista alle riprese del film Grande, Grosso e Verdone. Dopo vari video musicali, la regia di spot pubblicitari e una laurea in Beni culturali, nel 2012 gira un documentario di grande successo sulla poetessa messinese Maria Costa dal titolo Come le onde, con il quale si aggiudica il premio Cubovision Award, sbaragliando gli altri concorrenti e aggiudicandosi uno stage di 10 giorni a Hollywood al fianco di Ron Howard. Da segnalare, fra i suoi lavori, il cortometraggio Nives, vincitore del Reggio Calabria Film Festival, e il documentario inedito su Giuseppe Tornatore dal titolo Nell’occhio di un genio

E se Fabio è uno fra i più affermati giovani videomaker messinesi under 35, nel settore occorre segnalare anche il giovanissimo Danilo Currò, classe 1993, autore dei cortometraggi The Elephant Time House (assieme a Steve Flamini e Antonio Ballarò) e gli emergenti Patrizio Celano, Fabio ManganaroNicola RestucciaAntonello Piccione, autore della web-fiction Giostra.

 

IN RAMPA DI LANCIO. Tanti, tantissimi gli artisti emergenti cresciuti nelle varie scuole e compagnie teatrali messinesi che animano la vita culturale della città.  Nominarli tutti sarebbe impossibile, e per evitare di omettere qualche nome ci affidiamo ai consigli forniti a Lettera Emme da Angelo Campolo, Giovanni Maria Currò del Clan degli attori, Vincenzo Tripodo di ActorGym, Mariapia Rizzo del Teatro dei Naviganti e dalla regista Laura Giacobbe.

Iniziamo da Domenico Bisazza, classe 1988, con un’ampia esperienza sul palcoscenico e ben cinque lungometraggi a cui ha preso parte, fra i quali Karada del regista messinese Francesco Cannavà, non inserito in lista solo per via dell’età (è del 1981).

Giovanni Belardi, ventisettenne con numerosi laboratori, stage e corsi intensivi all’attivo, sia a livello nazionale che internazionale, ha portato in scena, fra gli altri, gli spettacoli Il Satiro Danzante, The Moon over Buffalo, Peter Pan il Musical, Rent e Il re Leone. Nel 2016 per lui anche una fortunata apparizione televisiva, con la vittoria del talent Tale e quale web, contest lanciato dalla trasmissione Rai condotta da Carlo Conti, vestendo i panni di Elvis Presley.

È invece un ex studente del liceo La Farina Eugenio Papalia, nato nel 1990, che ha deciso di dedicarsi agli studi teatrali dopo un intenso trascorso sportivo che lo ha visto impegnato nelle arti marziali e nella pallanuoto (nazionale giovanile). Diplomatosi  all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico,  affina le sue conoscenze studiando con maestri quali Luca Ronconi e Antonio Latella, approfondendo in particolare “il lavoro con il corpo” con vari corsi di mimo, acrobatica e teatro danza.

Vanta una esperienza negli States, nel prestigioso “Lee Strasberg Institute” di New York, il 24enne Daves Campagna, ex studente del Marconi, premio “Adolfo Celi 2012” come miglior attore non protagonista. Dopo numerose esperienze in tv, teatro e cinema, diretto fra gli altri da Matteo Garrone e Alberto Moroni, è adesso al lavoro con il regista napoletano Giuseppe Cosentino. Ha scelto invece la via parigina il già affermato 34enne Lelio Naccari,  vincitore nel 2008 del premio Giovani Talenti di Confindustria per la creazione dello spot sociale “Mani”. Diplomato all’Académie Internationale Des Arts du Spectacle, diretta dal Maestro Carlo Boso, fa il suo debutto cinematografico con il film Artémis, coeur d’artichaut. Tanti gli spettacoli di cui è stato protagonista, a partire dal recente Tutto e dall’Amleto di William Shakespeare, diretto da Ninni Bruschetta. 

Sono originari di Patti Francesco Natoli, attore, e Simone Corso, drammaturgo, autore della pièce Contrada Acquaviola, diretta da Roberto Bonaventura e andata in scena sabato 18 e domenica 19 marzo ai Magazzini del Sale. Entrambe ex allieve del Clan degli attori, Arianna d’Arrigo e Isabella Giacobbe stanno completando gli studi rispettivamente a Roma e a Genova, mentre sono allieve di Emma Dante, ma non solo, Alessandra Pace, Manuela Boncaldo e Nunzia Lo Presti, giornalista, originaria di Oliveri. 

Solo una breve citazione, per questioni di spazio, per gli altrettanto promettenti Oreste de PasqualeLuca StellaRoberta Catanese, Michelangelo Zanghì, direttore artistico della rassegna “Scena nuda”, Giulia De Luca, Maria Laura Ardizzone, Michele FalicaGiacomo Ferraù, Fabrizia SalibraAgnese GrizzafiAlessandra PuliafitoAlessio PettinatoMonica Cavatoi, originaria di Milazzo ma “emigrata” a Palermo, Luca D’Arrigo,  Diego e Dario Delfino, Livio Bisignano e Adriana Mangano. 
 
Chiudiamo con il più piccolo di tutti. Si chiama Christian Roberto, ha 15 anni ed ha esordito ad appena 8 anni interpretando Micheal Jackson nelle semifinali dello show Italia’s got Talent. Da allora ha accumulato diverse esperienze teatrali e cinematografiche, l’ultima delle quali nel film Cruel Peter, diretto da Ascanio Malgarini e dal conterraneo Christian Bisceglia

 

Christian Roberto

 
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