MESSINA. Fare del centro abitato di Torre Faro una zona a traffico limitato, con due linee di bus – navetta che servono i turisti, ma anche i cittadini, limitandone il transito veicolare ai soli residenti e lavoratori. Questo il progetto presentato stamattina dal meetup del M5S, “I grilli dello Stretto”, presso la Sala ovale del Comune di Messina, allo scopo di migliorare la viabilità, e la vivibilità, del villaggio.

 

Ad illustrare il progetto nel dettaglio, l’ingegnere e attivista del meetup, Sergio Bruno, che ha spiegato come la proposta, che dovrebbe interessare solo i weekend (venerdì, sabato e domenica) di luglio e agosto (27 giorni in tutto), dalle 9:30 all’1:30 (16 ore al giorno), prevede una spesa di circa 74mila euro, somma che verrebbe risanata grazie al servizio della navetta che, partendo dal parcheggio Torri Morandi (420 stalli), con un biglietto da 2,50 euro giornaliero acquistabile presso la zona di sosta, accompagnerebbe i bagnanti sulla spiaggia, riportandoli poi al parcheggio.

Questo sarebbe il percorso della linea A (colore blu nel disegno), uguale a quello della navetta prevista da Atm quest’anno (parcheggio Torri Morandi – punta Faro – Torre bianca – pozzo Giudeo – parcheggio Torri Morandi), ma con l’implementazione di una vettura. Attualmente, infatti, a fornire questo servizio vi è un solo mezzo mentre il progetto ne prevede due. La durata della corsa, lunga 2,5 km, secondo le previsioni dettate anche dalla viabilità più scorrevole con l’approvazione della ztl, sarebbe di 10 min, con tempi di attesa pari a 5 min.

L’altra linea prevista, la B (colore giallo), invece, percorrerebbe il perimetro della ztl, lungo 5 km e con una durata di 15 min (punta Faro – Torre bianca – Granatari – via Circuito – Torre faro – punta Faro). Anche qui le navette previste sono due e, quindi, i tempi di attesa si aggirano intorno ai 7 o 8 min. “In realtà – evidenzia l’ingegnere – potrebbero essere anche di meno“. Per usufruire delle navette, secondo il progetto, si potrà acquistare il biglietto Atm presso i punti vendita, mentre i residenti avranno un pass per muoversi all’interno del borgo gratuitamente.

Prevista, inoltre, l’installazione di tre varchi elettronici chiusi (muniti di telecamere) in via Cariddi (statua di Padre Pio), in via Senatore Arena (istituto Marino) e in via Palazzo, e di uno all’ingresso del parcheggio Torri Morandi, per un costo di 18mila euro. Oltre a quelli dei residenti e dei lavoratori (a cui verrà consegnato un pass), gli unici veicoli che potranno entrare all’interno del centro abitato sono quelli che si fermeranno all’interno dell’area di sosta. Infine, si è parlato di un servizio di guardia durante la notte a tutela dei turisti e dei cittadini.

“Il progetto è stato realizzato attraverso una serie di incontri nel villaggio di Torre Faro, spesso non pacifici – ha spiegato la deputata regionale del M5S, Valentina Zafarana – con la successiva distribuzione di questionari per capire le esigenze dei cittadini, con cui questo pomeriggio ci incontreremo per spiegare direttamente la nostra proposta”.

E’ stata concordata proprio con gli abitanti, infatti, l’idea di una ztl invece che di un’isola pedonale. “In questo modo almeno i residenti possono entrare senza problemi”, ha sottolineato il consigliere comunale pentastellato Francesco Cipolla, ponendo anche l’attenzione sulla sicurezza: “A Torre Faro vivono molte persone anziane e d’estate il villaggio è paralizzato a causa del traffico. Se dovesse succedere qualcosa, e speriamo mai, sarebbe una tragedia”.

“Stiamo parlando di un borgo marino a vocazione turistica che deve investire su quelle che sono le sue risorse naturali – ha, invece, evidenziato il deputato regionale Antonio De Luca – ma questo si può fare solo se vi è una buona vivibilità, altrimenti nessuno si recherà in un villaggio dove non riuscirà a muoversi a causa del traffico“.

A conclusione dell’incontro, l’ingegnere Sergio Bruno ha voluto porre l’attenzione sull’edificio all’interno del parcheggio Torri Morandi che “contiene degli ingranaggi unici al mondo che permettevano di mettere in tiro il cavo elettrico che illuminava il Pilone durante i periodi di caldo”, e per cui andrebbe messo in sicurezza e valorizzato. Sotto la lente anche la via Consolare Pompea, interessata in parte dalla linea B del progetto: “Abbiamo notato che tutti gli incidenti avvenuti sono stati causati da scontri frontali. Si dovrebbe prendere in considerazione l’ipotesi di uno spartitraffico che separi le carreggiate, anche uno di quelli in gomma che occupano solo 5 cm e che costano davvero poco”.

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