MESSINA. Ci ha provato parecchio, bisogna ammetterlo, ma alla fine ci è riuscito. Dopo due mesi dal gesto situazionista di improvvisarsi lavavetri per protestare contro l’ordinanza “decoro” emanata dal sindaco Cateno De Luca, il consigliere comunale di LiberaMe Alessandro Russo ha ricevuto la multa per violazione della stessa ordinanza.

Cento euro, con motivazione “effettuavo attività di accattonaggio proponendomi come lavavetri alle autovetture in transito”. cento euro se Russo deciderà di pagare come “sanzione ridotta”, cioè entro un ragionevole lasso di tempo, perchè la sanzione edittale andrebbe fino a 360 euro. La multa, si legge, è stata elevata in seguito all’autodelazione di Russo, che ha denunciato sè stesso.

“È finalmente arrivata la multa per aver fatto il lavavetri al Nettuno – ha commentato Russo – Quindi, ricapitolando: ho dichiarato per due giorni che avrei fatto il lavavetri, ho lavato i vetri in pubblica piazza con ampia documentazione video e fotografica nell’incrocio più trafficato di Sicilia, ho atteso la sanzione, non avendola avuta, ho dovuto fare autodenuncia presso le Autorità competenti, ho dovuto fare una dichiarazione autentica in cui confermavo che le immagini delle foto e dei video che mi ritraevano mentre lavavo i vetri ero effettivamente io (Pirandello, scansati…), ho atteso quasi due mesi per l’istruttoria degli uffici, ho finalmente avuto la sanzione”.

“Come dire: di facile applicazione, l’ “ordinanza decoro”. Se il decoro della città dipendesse solo da questa ordinanza, in 40/45 anni avremmo una città sicuramente decorosa… Ciò detto: il punto resta tutto politico. Non saranno questi 100€ a spostare la mia esistenza. Ma se l’ordinanza che sanziona la povertà senza aver prima creato strumenti di contrasto alle emarginazioni e alla povertà possa avere senso e validità. E io percorrerò tutta la strada che andrà fatta per dimostrarlo”.

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