MESSINA. “Qualcosa di magico, due mari che si incontrano ma non si mischiano, che combattono e creano vortici. Ho passato molto tempo sull’oceano, in California e in South Carolina, ma non ho mai visto un mare così bello“, è così che Will Geiger, regista americano ma messinese d’adozione, ha descritto qualche giorno fa a “Tutto il bello che c’è” del Tg2 lo Stretto di Messina, protagonista del suo nuovo film “Spiagge di vetro”, emozionandosi, quasi sull’orlo delle lacrime, mentre descrive i colori dello Stretto (“Non ho mai visto una luce così bella“, dice) e il sentimento che prova quando da Faro, paesino in cui vive da quattro anni, ci si deve allontanare.

Il film è la storia di Salvo ( Claudio Castrogiovanni) un pescatore costretto dal padre in fin di vita a tornare in Sicilia, da dove era scappato dopo un dramma familiare. Qui la vita del protagonista cambia grazie a Moussa, un ragazzino che lo aiuterà a rimettere in sesto la sua feluca. Geiger è arrivato a Messina quattro anni fa grazie alla moglie siciliana ma il suo legame con la Città dello Stretto è molto più profondo. Risale ai tempi della scuola, quando nel South Carolina, durante una lezione di geografia la maestra propose agli alunni un compito insolito: realizzare un report di fantasia su un posto sconosciuto del mondo, da scegliere puntando un dito a caso sul mappamondo. Quel giorno l’indice di un Geiger tredicenne si posò sulle coste dello Stretto.

Gli anni passano e Geiger inizia (e finisce) a studiare prima recitazione all’Università della California e poi regia alla Royal Academy of Dramatic Arts di Londra riuscendo a coronare il suo sogno: diventare un regista. Da lì i viaggi, i set, il fortunato “Free Willy – La grande fuga” (sotto la sua regia). Fino al viaggio con la moglie, nel 2019.

È qui che il regista ha deciso di girare un thriller ambientato fra gli anni ‘20 e gli anni ’50 (con due sceneggiature già pronte, una delle quali già con un trailer da mostrare in giro ai finanziatori tra Canada e Germania) ed è sempre qui che nasce “Spiagge di vetro”, per il quale ha vinto il Film Commision Calabria e il Film Commision Sicilia. «Questi bandi- ha spiegato durante l’intervista- salvano le vite dei film maker, in America non esistono, è tutto privato»

A questo link l’intervista per la Rai.

 

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