LIPARI. Hanno trascorso la prima notte lontani da casa gli abitanti della ‘zona rossa’ attiva al porto di Vulcano, dalle 23 alle 6, per 30 giorni da ieri, per le esalazioni gassose emesse dal cratere. L’isola delle Eolie è stata controllata, la notte scorsa fino all’alba, da carabinieri per garantirne la sicurezza e per vigilare sulle case vuote.
Ai cinque militari dell’Arma già presenti, se ne sono aggiunti altri 15, che con sei auto hanno perlustrato il porto di Levante, Sotto Lentia e l’istmo di Vulcanello, che sono tutte le località interessate dalla ‘zona rossa’.
L’evacuazione è stata disposta con un’ordinanza del sindaco, per evitare il rischio di problemi respirazione degli abitanti di quell’area per l’alta percentuale di presenza di anidride carbonica al suolo che riduce la quantità di ossigeno. Secondo gli ultimi rilievi il dato è di 480 tonnellate di Co2, contro le 80 che rientrano nella norma. Da Vulcano sono andate via 29 famiglie, complessivamente 50 persone. Sull’isola sono presenti 195 abitanti componenti di 93 nuclei familiari. Una quarantina di persone, che non hanno un secondo alloggio, sono ospitate in strutture private a spese dei comune di Lipari. L’isola continua ad essere monitorata dai vulcanologi dell’Ingv e dalla Protezione civile presente con i dipartimenti nazionali e regionali. (ANSA).
Foto Ansa Sicilia