MESSINA. Le intenzioni dello Squalo sembrano chiare per la Vuelta di Spagna, Vincenzo Nibali partirà sabato prossimo col  dorsale numero 1 sulla schiena e non sembra intenzionato a utilizzare la  corsa a tappe iberica soltanto come un allenamento con vista sul Campionato del Mondo. Per il campione messinese è imperativo categorico dimostrare sempre la sua classe di campione puro e puntare sempre al massimo   anche se, in questa occasione, è reduce dall’operazione alla  vertebra toracica.  Sembrava molto difficile fino a  giorni fa ma il recupero di Vincenzo dall’intervento chirurgico, dopo  l’infortunio al Tour de France, sembra procedere in maniera ottimale e si presenterà in Spagna pronto a difendere il suo prestigio di fuoriclasse senza limiti di obiettivi.

E’ proprio questo, secondo Gazzetta dello Sport, il pensiero anche  in casa Bahrain Merida  come ha rivelato l’allenatore Paolo Slongo  “Sarebbe stupido mettergli delle briglie. Le sue condizioni sono in costante miglioramento. Ieri ha fatto un buonissimo allenamento d’intensità. I progressi si vedono giorno per giorno. Nibali ha fatto un allenamento di quattro ore con dentro sei salite di 5-6 chilometri alternando soglia bassa e soglia alta“. Lo Squalo sembra essersi messo già in ritmo gara a poco più di un mese dall’incidente sull’Alpe d’Huez (era il 19 agosto) e ad appena tre settimane dall’operazione. Ormai il quadro clinico del 33enne si è stabilizzato: “Ha ancora qualche fastidio più che sopportabile in zona lombare ma una roba minima. Non ha più la sensazione di ago piantato nella schiena“.
Quindi per Nibali niente Vuelta come   allenamento verso la rassegna iridata: “Partiamo senza stress – afferma sempre Slongo – ma non andiamo per staccarci. Proviamo a tenere duro. Poi se vediamo che il distacco è enorme dopo le prime tappe e che ci sono troppi corridori forti allora anche in ottica Mondiale penseremo alle tappe“.
(Ciccio Manzo)
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