MESSINA. L’Associazione Vivavoce scende in campo per difendere la libertà di ognuno di esprimersi con la propria voce, promuovendo una cultura inclusiva contro ogni forma di discriminazione, esclusione, preclusione e bullismo legati a problemi di linguaggio e di voce. Per sensibilizzare sul tema in occasione della Giornata Mondiale della Voce è intervenuta presso l’Aula Magna del plesso Basile dell’IIS “La Farina-Basile” di Messina alla presenza degli alunni del medesimo istituto e dell’Istituto comprensivo “Elio Vittorini” per parlare di voice shaming e del primo Osservatorio sul tema e per presentare a ragazzi e docenti lo sportello “Voice Help” un servizio di supporto gratuito per tutte le vittime di voice shaming in Italia.

Si tratta di un numero Whatsapp a cui chiunque può scrivere per segnalare un episodio di voice shaming (di cui è stato vittima o è venuto a conoscenza) e richiedere un supporto ad un professionista di Vivavoce che fornirà ascolto e consiglio. Tutte le informazioni su contatti e orari sono disponibili sul sito dell’Associazione in una pagina dedicata: https://associazionevivavoce.it/. Il numero per contattare la chat Voice Help è +39 3891560942.

Lo strumento della chat Voice Help ha già permesso in questo anno all’Associazione di raccogliere testimonianze e di creare l’“Osservatorio Voice Shaming”, un osservatorio nazionale e regionale sul tema, mettendoinsieme il 1° Report annuale, un dossier dicasistiche ed episodi di discriminazioneportate all’attenzione dei media e dell’opinione pubblica, con l’obiettivo di sensibilizzare la società italiana su questo fenomeno.

I dati italiani testimoniano l’urgenza di intervenire per promuovere un cambio culturale legato a questa problematica. Le persone affette da disturbi della voce e del linguaggio sono tre volte più soggette al rischio di subire discriminazioni e bullismo rispetto ai loro coetanei. Inoltre nel73% dei casi gli intervistati hanno indicato la scuola come luogo in cui hanno vissuto questa esperienza negativa. In particolare, è nella fascia dell’adolescenza che si verificano di più episodi di questo tipo di discriminazione: il 23,5% degli intervistati risponde di avere avuto almeno una esperienza di voice shaming durante la scuola primaria, quota che sale al 28,6% per la scuola secondaria di primo grado (le medie) e raggiunge il 36% nella secondaria di secondo grado (le superiori) per questo è fondamentale intervenire partendo proprio dai contesti scolastici.

Nella giornata all’incontro con i ragazzi interverranno la dott.ssa Francesca Falliti, membro dell’Associazione e la dottoressa Martina Casale, psicologa clinica, ex balbuziente, responsabile di Vivavoce a Messina e coordinatrice del servizio Voice Help in Sicilia, che commenta: “Aiutare chi soffre di disturbi legati al linguaggio e alla voce è la mia vocazione. La balbuzie mi ha tolto tanto, ma oggi nel fare questo lavoro ho l’opportunità tutti i giorni supportare chi sta vivendo la mia stessa situazione. Affrontare questo disturbo e i disagi che mi ha causato mi ha formata dal punto di vista caratteriale ed essere riuscita a risolverlo mi ha restituito tutto 10, 40 volte. Significa tantissimo per me poter trasmettere il messaggio che non è il modo in cui parli a dimostrare chi sei e supportare chi, come successo a me, sta vivendo un momento di forte disagio a causa del disturbo e delle discriminazioni ancora troppo frequenti. Poterlo trasmettere con la mia faccia, con le mie parole, è importante. È come riprendermi tutto quello che mi ha tolto”.

Si ringrazia per l’organizzazione dell’evento dott.ssa Giuseppina Maggio, logopedista e referente in Sicilia per l’Associazione Vivavoce e i Dirigenti Scolastici degli istituti: la prof.ssa Caterina Celesti dell’IIS “La Farina-Basile” e il prof. Giovanni Maisano dell’Istituto comprensivo “Elio Vittorini”, che hanno accolto con entusiasmo un progetto che speriamo sia solo l’inizio di una rivoluzione della cultura della voce a partire da quelli che saranno gli adulti del domani.

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