MESSINA. Non smette di far discutere, in riva allo Stretto, la visita del Dalai Lama, che questa mattina è atterrato a Catania in previsione del doppia tappa del weekend al Teatro antico e al Vittorio Emanuele. Un evento che altrove – per esempio a Palermo – è atteso da tempo come una giornata di festa, a Messina, infatti, suscita polemiche che si protraggono da almeno due mesi. L’ultimissima in ordine di tempo risale a pochi minuti fa, quando il presidente uscente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, ha commentato così la foto del Dalai Lama con intorno al collo la fascia tricolore da sindaco che Accorinti per l’occasione non ha indossato, consegnandola al premio nobel tibetano:Accorinti – scrive Ardizzone su Facebook – confonde la fascia tricolore con la sciarpa di una squadra di calcio. Non lo poteva e non lo doveva fare”.

Poche righe per esprimere il suo disappunto che evidenziano due distinte posizioni esistenziali prima ancora che politiche: da una parte l’ortodossia e il rispetto delle etichette, nel caso di Ardizzone; dall’altra una totale estraneità ad ogni protocollo da parte di Accorinti, che non è affatto nuovo a gesti del genere, come ad esempio la bandiera della pace sventolata durante le celebrazione del 4 novembre, o il grido “peace not war” rivolto al presidente degli Stati Uniti Donald Trump durante il G7 di Taormina. 

 

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Giovanni Ardizzone
Giovanni Ardizzone
15 Settembre 2017 21:55

Rispetto delle istituzioni no delle etichette