MESSINA. Costruire un’immagine nuova dell’architettura messinese, che accoglie opere di rara bellezza, fra chiese, palazzi e monumenti, ma che rimane spesso celata e non valorizzata dagli stessi messinesi. Con la conclusione del workshop fotografico “Visioni fotografiche dell’architettura messinese”, iniziativa promossa dall’Associazione culturale “Art Revolution” insieme all’Ordine degli architetti P.P.C. della Provincia di Messina, termina solo la prima parte di un ben più ampio progetto che mira a dare una nuova immagine della città di Messina.

Dopo tre giorni di scatti e sguardi nuovi a una parte del patrimonio monumentale della città, i 30 corsisti che hanno partecipato gratuitamente all’iniziativa guidata dall’architetto e fotografo Francesco Ferla, saranno impegnati adesso in un lavoro di selezione ed elaborazione delle immagini che confluiranno in una mostra e arricchiranno la presenza di Messina sul web.

Anche di questo si è parlato ieri pomeriggio, al salone delle Bandiere del Comune, durante la lectio magistralis finale del workshop. Ad aprire i lavori l’intervento di saluto dell’assessore alla cultura Federico Alagna, che ha ribadito «la necessità di riacquisire consapevolezza della bellezza della città, nascosta in tanti luoghi, monumenti, angoli che spesso non vediamo più».

«Dobbiamo raccontare una bellezza che non è solo quella dello Stretto o di Capo Peloro – ha aggiunto il presidente dell’ordine degli Architetti, Pino Falzea – ed in questo percorso il ruolo degli architetti deve essere centrale per rileggere i luoghi».

Bellezza e turismo appaiono quindi un binomio inscindibile: «Comunicare meglio il nostro prodotto turistico anche attraverso le immagini, valorizzarlo al meglio e instaurare finalmente una sinergia stabile tra tutte le istituzioni», ha sottolineato il professore Filippo Grasso, docente presso la Facoltà di Economia ed esperto del Comune al Turismo, che ha guidato il gruppo alla scoperta di chiese e monumenti.

«Un ringraziamento va a tutte le persone che hanno creduto in un progetto pensato per raccontare, attraverso la fotografia, le bellezze, spesso nascoste e dimenticate della città», è invece il commento di Gabriella Sorti, presidente di Art Revolution.

«È innegabile – spiega Francesco Ferla – che Messina viva ancora nel trauma del terremoto che ha provocato grandi ferite, ma molte altre città nel mondo ne hanno vissuti. Quello che è possibile ammirare a Messina è un patrimonio ricco e variegato. Ci siamo soffermati solo su una parte di quello ecclesiale, ma vi è tutto il patrimonio architettonico, quello legato alla ricostruzione, da raccontare attraverso un progetto preciso, una nuova presenza sul web, caratterizzata da immagini forti ed evocative».

“Visioni fotografiche dell’architettura messinese”, grazie al supporto di diverse istituzioni e dei privati, è stato gratuito ed ha permesso ai 30 partecipanti, professionisti e fotoamatori provenienti da Messina, dalla provincia, ma anche da altre città italiane, di condividere un’esperienza artistica di grande spessore artistico e immortalare tra gli altri, la chiesa di Santa Maria Alemanna, la Cattedrale di Messina, il Monte di Pietà, la chiesa di San Francesco all’Immacolata, la chiesa di Montalto, il centro storico cittadino, il Sacrario di Cristo Re e il cimitero monumentale.

La manifestazione è stata realizzata col concorso dell’Assemblea Regionale Siciliana, con il patrocinio di Confcommercio, Confesercenti, Università degli Studi di Messina, Assessorato alla Cultura del Comune di Messina, Città Metropolitana di Messina, Autorità Portuale di Messina e Milazzo, Associazione AluMnime e dei servizi di Discover Messina Sicily, Associazione Nonsolo Cibus, Ritrovo Fellini, Tipografia Lem, ristorante Il siciliano, Le farine.

Nello staff organizzativo: Filippo Grasso, Maria Teresa Anastasi, Fabrizio Ciappina, Tina Berenato, che ha curato concept grafico e comunicazione, Carmelo Picciotto, Claudio Lisitano, Antonella Mazzagatti, Davide Sorti, Valeria Caruso e Raffaella Pansera.

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