MESSINA. Sospensione dal lavoro e dalla retribuzione per sei giorni, due al mese per tre mesi consecutivi, a partire da luglio, per “avere reiteratamente omesso di osservare l’orario di lavoro, e per avere negligentemente omesso di avvertire il datore di lavoro del ritardo, per essersi allontanata arbitrariamente, in più giorni, dal posto di lavoro”. Firmato Calogero Ferlisi, comandante dei vigili urbani di Messina.

E’ la sanzione che è stata comminata ad una vigilessa, assistente di Polizia municipale che, spiega l’istruttoria che ha portato alla “punizione”, è stata segnalata dal responsabile di sezione per comportamenti suscettibili di rilievi disciplinari”. Quali?

“Con note formali a firma dello scrivente – illustra Ferlisi – è stato contestato di presentarsi in ritardo sul posto di lavoro, e di allontanarsi dallo stesso adducendo “motivi di servizio” tracciati arbitrariamente dalla medesima con il sistema di rilevazione automatica (il badge, ndr), ma per i quali non risultano atti autorizzativi”. Come giustificava le assenze l’assistente di polizia municipale, grado al quale si accede dopo cinque anni di servizio e fino all’ottavo, quindi non proprio una novizia?

“Per il ritardo – scrive ancora Ferlisi – si limita a riferire genericamente motivi personali senza tuttavia spiegare perchè non si è data neppure cura di avvisare l’ufficio di appartenenza. Per gli indebiti allontanamenti dal posto di lavoro – aggiunge il comandante – si limita a riferire di impegni, peraltro di carattere personale, da portare a compimento presso gli uffici di Palazzo Zanca”.

Un vizietto, quello di assentarsi dal lavoro, in cui la vigilessa ha dimostrato di indulgere spesso. “Agli atti del fascicolo personale risultano più diffide per analoghe mancanze nonchè provvedimento disciplinare della multa, oltre che provvedimento disciplinare della sospensione per omessa giustificazione di assenza per malattia”.

La dipendente, quindi, secondo Ferlisi “reitera condotte gravemente negligenti ed è refrattaria all’osservanza della disciplina”. Per tutto questo, la “punizione” è di sei giorni di sospensione dal lavoro e dalla paga. Appellabili.

Subscribe
Notify of
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments