MESSINA. Una full immersion nel gusto e nelle eccellenze del territorio, fra cannoli di melanzane, margherite 2.0 e sperimentazioni culinarie. Si è svolto ieri sera, alla pizzeria L’Orso di via Calapso, una delle più rinomate della città, l’evento “Viaggio a Messina – Lievitati e fermentati “, una degustazione di dieci portate realizzate “a quatto mani” da Giuseppe Biuso (classe 1988) del ristorante “Il Cappero” di Vulcano (una stella Michelin) e da Matteo La Spada, dell’Orso, premiato con i “tre spicchi” del Gambero Rosso. Due fra i più importanti chef della provincia di Messina che per una sera si sono “scambiati i ruoli”, cimentandosi l’uno nelle specialità dell’altro.

 

 

Il risultato? Una inedita contaminazione fra alta cucina e arte bianca, tradizione e innovazione, con un occhio di riguardo ai prodotti e ai vini del territorio (come il faro doc di “Bonavita” e “Le Casematte”).

A prendere parte all’evento numerosi giornalisti del settore, critici nazionali e produttori, che si sono confrontati a 360° sul futuro della cucina, sulle nuove frontiere di uno dei piatti più iconici del mondo e sulla valorizzazione dei grani antichi siciliani.

 

 

Il menu

Si inizia nel segno della semplicità, con una fetta di pane ai cereali condito con olio Terraliva

Il benvenuto degli chef prosegue con una crostatina di zucca, gamberi e caprino, da gustare in un solo boccone

 

Ecco la prima pizza, una “margherita buona” fatta con impasto di riso artemide e farina di tipo 1. Il condimento? Pomodoro siccagno, fior di latte siciliano e foglia di cappero

È la volta della ricciola, con black lime, avocado, pomodoro e cipolla rossa: un’esplosione di sapori

Un connubio di morbidezza e croccantezza per esaltare uno dei prodotti siciliani d’eccellenza. È la “pizza mulinciana”, con la base che ricorda la pizza in teglia alla romana, fatta con un impasto di farina tipo 1 e Senatore Cappelli. Poi crema di melanzane, melanzane grigliate, misticanza di melanzane, prosciutto cotto affumicato a legna, bufala e mousse di basilico

Ricotta al basilico, pomodoro e cioccolato di Modica sono gli ingredienti che esaltano il “cannolo di melanzana”

Uno degli accostamenti più “estremi”. Una pizza con un impasto di farina integrale tostata, cipolla, cream fresh alla liquirizia… e ostriche

Ecco la “Perla del Mediterraneo”: ricotta ai ricci di mare, gambero rosso e caviale accompagnati da una morbidissima pizza in padellino al nero di seppia

Si passa al dolce con i primo dei dessert: una brioche con un impasto di farina evolutiva. Da mangiare con gli occhi

 

E per finire una insolita “Margherita” dolce dalle mille sfumature di sapori

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