MESSINA. Una scultura metallica di Francesco Finocchiaro giace abbandonata all’interno dell’area, abbandonata anch’essa, dell’ex ospedale Regina Margherita, che secondo i programmi regionali dovrebbe ospitare la “cittadella della cultura”, ma il cui recupero è ancora oggi lontanissimo. E all’interno, lasciate alle intemperie, ci sono pregevoli opere d’arte come quella di Finocchiaro, di cui quest’anno ricorre il trentesimo anniversario della scomparsa.

A commentare la vicenda, e portarla alla luce è Nino Principato, studioso e cultore di storia messinese: “Uno dei personaggi più rappresentativi di Messina che, forse meglio di qualunque altro, ha caratterizzato l’immagine e il costume della città attraverso le sue realizzazioni artistiche: scultore, restauratore, grafico e disegnatore Francesco Finocchiaro, un autentico messinese che alla propria terra ha dedicato ogni energia, tutta la sua straordinaria “verve” creativa e che la città ha presto dimenticato. Fra le tantissime sue creazioni, la ballerina in costume col tamburello, icona dell’”Agosto Messinese” degli anni ‘50 e ‘60 che sarà destinata a caratterizzare un’epoca. Oggi, Finocchiaro, riceve l’ennesimo insulto dalla città che tanto amò”.

Principato offre anche una soluzione alla vicenda: “Allora datevi da fare, Regione, Soprintendenza, Comune, togliete dallo schifo questa splendida scultura e con un semplice accordo, ricollocatela in un sito degno in città, magari al centro di quella squallida piazza del Popolo-Lo Sardo che almeno così sarà riqualificata“.

(foto di Giuseppe Coppolino del MAP) 

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