MESSINA. Verrà inaugurata venerdì 11 agosto alle 18:30, presso la Tenuta Rasocolmo di Piano Torre, la mostra “gli aquiloni pensano che la terra sia attaccata al filo” dell’artista palermitana Pupi Fuschi, a cura di Mariateresa Zagone. L’evento fa parte della sezione arti visive del Caporasocolmo Summer Fest 2023 e prevede l’esposizione di otto opere di grande e medio formato in cui l’artista utilizza iconografie  potenti e una pittura espressiva ed accattivante.

“La velocità e il carattere sommario del tratto che non sempre definisce con precisione i soggetti, rendono estremamente attrattive queste immagini,” spiega Zagone, che mette poi in evidenza la poliedricità dell’artista. “Il suo linguaggio – continua infatti la curatrice – sfugge a catalogazioni o appartenenze a correnti artistiche legate a movimenti artistici particolari per una naturale propensione alla costante evoluzione libera in più ambiti.”

Fuschi ha infatti alle spalle una carriera in ambito fumettistico, una laurea in pittura all’Accademia delle Belle Arti di Palermo e varie esperienze nel restauro pittorico, nel design e nell’illustrazione. Ha al suo attivo diverse esposizioni in gallerie nazionali ed estere, collaborazioni periodiche con Istituti di cultura Italiana ed è presente in importanti collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero.

Oggi si dedica principalmente alla pittura (è rappresentata a Budapest dalla galleria Ari Kupsus e a Firenze dalla galleria ONart) e alla realizzazione di murales, sia in ambito privato che pubblico ( il più recente per il Dipartimento di Pediatria dell’ARNAS Ospedale Civico Di Cristina Benfratelli di Palermo), senza però mai perdere la sua caratteristica tendenza a spaziare. 

In “Gli aquiloni pensano che la terra sia attaccata al filo”, unisce una visione post-espressionistica alle lezioni classiche.

L’artista esprime qui la necessità di cogliere il maggior numero di angolazioni e prospettive per ogni argomento e invita quindi a farsi aquiloni e vedere il mondo diversamente.

“La mostra – conclude infatti Zagone – è anche un invito garbato a sentirsi un po’ aquiloni ogni tanto e ad immaginare di vedere il mondo “attaccato ad un filo”… Magari si riuscirebbe a vivere più serenamente l’avventura della vita lasciando spazio alla meraviglia del cambiamento.”

L’esposizione sarà fruibile fino al 2 settembre.

 

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