MESSINA. Si chiama “la parola amore uccide” il nono romanzo dello scrittore messinese Guglielmo Pispisa, avvocato che alla toga affianca da anni la… macchina da scrivere. Un giallo scritto a quattro mani con Jadel Andreetto, autore bolzanese col quale formano un sodalizio collaudato, con dinamiche che si riverberano nel nuovo romanzo edito da Rizzoli. Che infatti ha per protagonista i due agenti Karl Rottensteiner e Tanino Barcellona, un bolzanino e un messinese, proprio come loro. La trama: l’agente scelto Tanino Barcellona è stato trasferito in Alto Adige da mesi, ma se gli avessero detto che a Bolzano in agosto si può crepare di caldo, non ci avrebbe creduto. A surriscaldare la provincia autonoma, per lui e per il suo ombroso collega e amico Karl Rottensteiner, non è solo l’estate torrida, ma anche un’atmosfera d’odio che sembra sul punto di esplodere. I conflitti sociali innescati dalla questione migratoria e dalla questione femminile, violenze e pregiudizi di matrice razziale e di genere, sono al centro della vicenda investigativa. In un centro d’accoglienza per immigrati un ordigno uccide una volontaria. Del caso vengono incaricati Tanino e Karl. Karl, tuttavia, è distratto da un altro fronte: la sua ex fiamma e primo dirigente della Mobile, Angelica Guidi, è coinvolta in un delitto che sembra affondare le radici nel passato. La donna infatti viene trovata priva di sensi nella casa di un suo ex amante a cui qualcuno ha sparato in faccia. Ma l’appartamento è chiuso dall’interno e la pistola che ha fatto fuoco è proprio quella di lei. Per affrontare i due casi, stemperare l’odio razziale e scagionare Angelica Guidi, Tanino e Karl dovranno fare i conti ognuno con i propri fantasmi. Nella cornice di una regione segnata da rigurgiti d’intolleranza e conflitti mai pacificati si snoda questa storia nera, in cui la miscela di questioni private e contraddizioni sociali si intreccia con una versione aggiornata e modernissima del classico enigma del delitto nella stanza chiusa. I personaggi, sia protagonisti che comprimari, sono ricchi di sfaccettature e costituiscono un valore aggiunto alla trama. Dallo scanzonato siciliano Tanino, che qui mostra dei chiaroscuri inediti, al tormentato e acutissimo Karl, a Giulia, agente dinamica e imprevedibile, alla misteriosa Angelica e fino al tenero Tulio Pavan detto Faina, che fa della comicità involontaria la sua arma segreta. Pispisa e Andreetto scrivono assieme da più di vent’anni. Hanno fondato l’ensemble narrativo : Kai Zen : e hanno pubblicato, sia individualmente sia in colle:vo, diversi romanzi, saggi e racconti per Mondadori, Bompiani, Einaudi, Marsilio e altri. Nel 2019 con lo pseudonimo Marco Felder hanno scritto il primo romanzo della serie con protagonisti Karl RoJensteiner e Tanino Barcellona. Guglielmo Pispisa ha scritto 5 romanzi individuali, 2 come collettivo Kaizen e i 2 gialli della serie.

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