MESSINA. “La cocente delusione del sindaco De Luca per il magro risultato elettorale ottenuto in città e la faida politica che si sta consumando nell’asse tra Messina e Palermo non possono essere pagate dai lavoratori della Città metropolitana. Per questi motivi l’avvio dell’iter per la dichiarazione di dissesto dell’ex provincia rappresenta una scelta inaccettabile che respingiamo con forza e nei confronti della quale siamo pronti ad una forte mobilitazione”. Così intervengono Ivan Tripodi, Segretario generale Uil Messina, e Pippo Calapai, Segretario generale Uil Fpl Messina.
“Le giuste recriminazioni relative alla necessità di ottenere le indispensabili risorse economiche finalizzate a dare una corretta prospettiva all’ex provincia si scontrano pesantemente con il paventato dissesto dell’ente; questa disastrata opzione, infatti, avrà come vittime la collettività per la mancata erogazione di servizi essenziali, le lavoratrici e i lavoratori della Città metropolitana che rischiano la mobilità e i precari che non avrebbero alcuna prospettiva futura”, proseguono i due sindacalisti.
“Il rilancio della Città metropolitana passa da una sincera e forte azione collegiale e condivisa delle Istituzioni, delle forze sociali e politiche messinesi. L’ennesima sceneggiata, con annesso sciopero della fame, del sindaco De Luca ci lascia sgomenti e preoccupati. Non si può giocare con le pelle dei lavoratori: la Uil, nel respingere il disegno del sindaco De Luca finalizzato al dissesto finanziario, è in prima linea a fianco dei dipendenti dell’ex provincia per difendere il loro futuro e per dare le ineludibili certezze alla Città metropolitana di Messina”, concludono Tripodi e Calapai.