MESSINA. “Ho chiesto una proroga al 5 marzo prossimo al commissario provinciale Ernesto Carbone. L’ultima parola, però, toccherà agli organismi nazionali”. Così Davide Fragale, responsabile del tesseramento messinese, risponde alla richiesta degli aderenti del Pd di Barcellona Pozzo di Gotto. Pippo Biondo, Salvatore Chiofalo, Lorenzo Gitto, Rocco Marazzita, Antonino Novelli, Gianluca Pantano, Giuseppe Turrisi, Giuseppe Saija, Domenico Sindoni, e Giuseppe Brenno hanno infatti chiesto uno slittamento della data di chiusura, prevista per giorno 28, tenuto conto che il tesseramento si è aperto solo il 22 febbraio. In una lettera, gli esponenti del Pd hanno inoltre evidenziato “l’impossibilità di svolgere una seria e valida campagna di adesione che possa raggiungere e coinvolgere tutti i simpatizzati e/o aderenti al partito; l’approssimazione della modalità di gestione del tesseramento che rischia di mortificare l’impegno e la passione di tanti simpatizzanti pregiudicando la legittimità e la trasparenza di questa nuova fase di adesione.”
Ma come è maturato tanto ritardo, considerato che la campagna, a livello nazionale, era iniziata i primi di febbraio? Fragale si assume tutte le responsabilità: “In principio, c’è stato un ritardo nell’arrivo delle tessere, poi ho provato a creare una Commissione di garanzia, come chiesto da più parti (anche dagli iscritti barcellonesi nella loro lettera, ndr), infine ho atteso gli sviluppi del dibattito romano”.
Ad avere l’ultima parola sulla proroga saranno quindi gli organismi nazionale, ai quali Ernesto Carbone dovrà “girare” la richiesta. Da dati non ancora ufficiali, il tesseramento potrebbe raggiungere quota 5000.