MESSINA. Si è concluso con alcune assoluzioni totali e la maggior parte delle condanne dimezzate il processo d’appello dell’inchiesta “Terzo Livello” sul “comitato d’affari” scoperto dalla Dia, composto da professionisti, imprenditori, politici ed esponenti della criminalità accusati di gestire la cosa pubblica messinese. Sedici in tutto gli imputati.

L’ex presidente del consiglio comunale Emilia Barrile è stata condannata a 4 anni di reclusione, con tre assoluzioni parziali (la richiesta era di 8 anni e 3 mesi), rivedendo in parte la sentenza emessa in primo grado nell’ottobre 2019. Stessa pena e assoluzioni anche per il commercialista Marco Ardizzone (8 anni e 8 mesi la richiesta). Assolti da tutte le accuse l’ex consigliere provinciale Francesco Clemente per non aver commesso il fatto e gli imprenditori Angelo e Giuseppe Pernicone.

Le altre condanne: un anno e 8 mesi per Giovanni Luciano; un anno e 4 mesi per l’imprenditore Antonio Fiorino; un anno e tre mesi per Daniele De Almagro, ex direttore Atm; un anno e 6 mesi per Carmelo Cordaro, Michele Adige, Vincenza Merlino, Stefania Pergolizzi, Sonia Pergolizzi e Teresa Pergolizzi. Due anni e 8 mesi per il costruttore Vincenzo Pergolizzi.

Pena sospesa per Fiorino, De Almagro, Cordaro, Luciano, Adige, Merlino, Stefania, Sonia e Teresa Pergolizzi.

Varie le assoluzioni parziali. I giudici hanno inoltre revocato la confisca del capitale sociale e del compendio aziendale delle società e degli immobili sequestrati, disponendo la restituzione in favore degli aventi diritto, fatta eccezione di beni e immobili fino all’importo di 417mila euro.

 

 

 

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