MESSINA. Alla fine, il primo round del braccio di ferro che va avanti da cinque giorni tra Cateno De Luca ed il consiglio comunale sulla Tari, l’ha vinto il sindaco: oggi, martedì 3, alle ore 18, torna a riunirsi il Consiglio comunale in seduta straordinaria urgente, con all’ordine del giorno la presa d’atto relativa all’approvazione variazione delle tariffe (corrispettivi tariffari all’utenza) ai fini della Tassa sui Rifiuti (TARI) anno 2021 e contestuale presa d’atto della validazione del PEF 2021.

Praticamente la stessa delibera che il consiglio ha bocciato già per due volte, che De Luca ha trasformato, lasciandone il contenuto intatto, in una determina sindacale (scavalcando quindi l’autorità del consiglio), che in quanto tale non ha bisogno di alcuna ratifica da parte dell’organo consiliare. Nonostante questo, De Luca vuole che il consiglio “prenda atto” della sua decisione, malgrado secondo un parere della segretaria generale Rossana Carrubba, questo passaggio sia fondamentalmente inutile e senza alcun valore amministrativo (motivo per cui il presidente del consiglio Claudio Cardile ha avvertito i consiglieri che hanno voluto l’arrivo in aula della determina, e che sono gli stessi che hanno votato favorevolmente alla delibera bocciata due volte, che inoltrerà la cosa alla Corte dei conti per valutare eventuali profili di danno erariale).

Il consiglio, a sua volta, va in aula (se ci andrà) spaccato. Ci saranno presenti sicuramente i richiedenti la seduta, cioè il blocco di Gruppo misto e Forza Italia che al momento costituisce la maggioranza dell’amministrazione. Non è chiaro se gli altri, e cioè l’opposizione, saranno in aula e voteranno nuovamente contro, o se boicotteranno la seduta, col rischio di non raggiungere il numero legale. Tutte alchimie perfettamente inutili, dato che una determina sindacale non ha bisogno dell’approvazione del consiglio comunale.

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