TAORMINA. Quella dell’11 agosto a Taormina sarà l’unica occasione in Italia per ascoltare dal vivo, a 52 anni dalla pubblicazione, “Pet Sounds”, album capolavoro di Brian Wilson che ha profondamente influenzato la storia del rock internazionale. La scelta dell’unica location italiana è ricaduta sul Teatro Antico di Taormina, grazie a Vivo Concerti e Giuseppe Rapisarda Management.
Tra le figure più venerate nel panorama mondiale della musica pop, Brian Wilson inizia il suo straordinario viaggio in California, dove, cresciuto in una casa letteralmente piena di musica in cui entrambi i genitori suonano il pianoforte, inizia già da adolescente a creare alcuni dei dischi che sarebbero diventati i più amati di sempre nella storia del rock.
Nel 1961, infatti, Wilson fonda i Beach Boys, nucleo allargato della sua famiglia, di cui egli è genio creativo e compositivo: le loro canzoni mantengono una struttura rock e sono pervase da una contagiosa energia, alimentata da accattivanti ritornelli pop, da basi ritmiche accentuate e riff di chitarra particolarmente incisivi amalgamati in maniera innovativa alle armonie vocali dei Four Freshmen, che da sempre ispirano l’artista.
Gli orizzonti artistici di Brian Wilson si espandono e nel 1966 produce Pet Sounds, l’ambizioso album che rivoluzionerà la storia della musica pop, una tela musicale senza confini realizzata con il prezioso aiuto del paroliere e compositore Tony Asher.
L’uscita dell’album, che entra nelle Top 10 di tutte le classifiche americane, è preceduta dal personalissimo arrangiamento di Wilson del brano folk “Sloop John B.” accompagnato poi da successi senza tempo, come “Would Not It Be Nice”, “Caroline No” e “God Only Knows”, considerata da Paul McCartney una delle più belle canzoni mai incise fino ad allora. Il lungo lavoro in studio di Brian Wilson fa di Per Sounds un disco intenso, in cui le sperimentazioni dell’artista si fondono alla tradizione del rock e alla popolarità delle canzoni.
Wilson pubblica il suo primo album da solista nel 1988, disco in cui è inclusa “Love and Mercy”, la bellissima canzone con cui solitamente chiude tutti i suoi concerti, seguito dieci anni dopo dal secondo album in cui non è più accompagnato dalla band, “Imagination”.
Nell’estate del 2000 Brian Wilson inaugura il tour sinfonico di Pet Sounds, uno spettacolo in grado di portare la sua meravigliosa opera d’arte dallo studio di registrazione ai teatri più importanti di tutto il mondo, dall’Hollywood Bowl al London’s Royal Festival Hall, fino alla Sydney Opera House, offrendo al pubblico la possibilità di viverla in prima persona. Il suo ritorno alla musica è così atteso da essere celebrato nel 2001 a Radio City Music Hall in “An All Star Tribute”, una serata in cui artisti del calibro di Elton John, Billy Joel, Paul Simon, Carly Simon, David Crosby, Vince Gill, Jimmy Webb e George Martin si riuniscono per rendergli onore. L’anno successivo Brian Wilson è l’unico artista americano a presenziare al Giubileo della Regina, evento durante il quale condivide il palco che sorge sul retro di Buckingham Palace con Paul McCartney e Eric Clapton.
Il 2004 è l’anno in cui Brian Wilson decide di presentare live “Smile” in una ricostruzione postuma dell’opera originale su cui aveva iniziato a lavorare nel 1967, le cui sonorità riescono a conquistare i critici e tutti i suoi fan, permettendo all’artista di ricevere nel 2007 il Kennedy Center Honor, uno dei più prestigiosi tributi artistici degli Stati Uniti.
Nel 2009 Wilson annuncia la sorprendente collaborazione con uno dei suoi eroi musicali, George Gershwin, di cui riesce a portare a termine due frammenti musicali incompleti, pubblicati nel 2010 su Walt Disney Records in un album che include, inoltre, alcuni personali arrangiamenti dei brani del cantautore da lui più amati.