MESSINA. Con la chiusura fino al prossimo agosto della strada Portella – San Michele per la messa in sicurezza del costone roccioso, la strada comunale di Campo Italia dovrebbe rappresentare una delle vie di collegamento rapido tra la zona nord di Messina ed i villaggi collinari di Castanea, Salice e delle Masse.

Di fatto, però, tra discariche abusive e manutenzione assente ormai da anni, la strada è un pericolo concreto per automobilisti e centauri. Voragini in ogni dove profonde anche più di trenta centimetri. Materassi, copertoni, ricambi di auto e materiali di risulta di svariati cantieri abusivi abbandonati in ogni angolo della strada o inghiottiti dalla stessa natura che ha deciso di riprendersi gli spazi che l’incuria umana aveva negato.

Per non considerare potature mai effettuate e che rigano le fiancate delle vetture ad ogni passaggio. O arbusti caduti su quel che resta dell’asfalto e spesso rimossi dagli automobilisti stessi. O delle reti di sicurezza divelte dagli stessi costoni rocciosi che avrebbero dovuto trattenere. Con condizioni di sicurezza dunque inesistenti e con montagne pronte a franare anche a causa degli incendi che ogni estate investono la zona con danni incalcolabili per l’ambiente.

Una situazione che è solo peggiorata rispetto allo scorso dicembre, quando proprio su Letteraemme avevamo mostrato le condizioni nelle quali versava l’importante arteria ed i disagi cui gli oltre 6 mila abitanti dei villaggi collinari erano costretti anche a causa delle continue chiusure della via che da San Michele congiunge con Portella Castanea.

La strada comunale di Campo Italia è una via di comunicazione che è stata a lungo chiusa in passato proprio per il crollo, causato dalle piogge invernali, di alcuni costoni rocciosi a ridosso di abitazioni e nei pressi dell’ex discarica mai bonificata di Portella Arena, una ferita mai sanata per la città e a causa della quale, con un’ordinanza dello scorso febbraio, il sindaco Cateno De Luca ha vietato l’utilizzo delle falde acquifere e impedito caccia, pascolo, colture e raccolta funghi in tutta l’area.

Una strada che, anche a causa delle somme necessarie per il ripristino delle basilari norme di sicurezza, è stata dunque abbandonata ormai da anni, senza però essere dichiarata inagibile, dal Dipartimento Comunale manutenzione strade. Una strada che rappresenta, con tutti i disagi ed i pericoli del caso, anche una delle più panoramiche e suggestive a ridosso della città e con vista sulle due sponde dello Stretto.

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