MESSINA. Risse ogni sera, ambulanti (che dovrebbero essere itineranti ma invece sono “stanziali”) che vendono panini e birra sottocosto, minorenni che non dovrebbero ma le bevono, ma anche scelte dell’amministrazione non felici e una generazione che cambia, non rimpiazzata. Tutti motivi per i quali il lido Horcynus Orca getta la spugna: niente più serate, solo attività da stabilimento balneare. I gestori, i motivi della sofferta decisione la spiegano in una amara riflessione, che pubblichiamo integralmente.

“Siamo nati a Capo Peloro venti anni fa e a Capo Peloro siamo cresciuti. Estate dopo estate ci siamo misurati con l’obiettivo di coniugare le esigenze di un’attività imprenditoriale con la sacralità di un Luogo che appartiene a tutti i Messinesi. Lo abbiamo fatto tenendo fede ad un modello identitario. Senza mai cedere all’omologazione dell’offerta. Con l’ambizione di stimolare la domanda piuttosto che assecondarne le tendenze.

Certo, nel corso degli anni qualche passo falso lo abbiamo anche fatto e ci siamo presi la nostra dose di critiche, talune feroci come nella migliore tradizione di chi rivendica un’identità. Però, abbiamo innovato, inventato, stupito, emozionato. Ad ogni estate abbiamo allestito uno spazio nel quale la fruizione del mare diventava un modo di esprimersi. Ci abbiamo provato anche quest’anno, offrendo cinema, teatro, degustazioni. Con il mese di luglio praticamente già alle spalle, assistiamo amaramente al naufragio di un progetto le cui cause, però, sono tutte da ricercare in fattori esogeni. Per comprenderlo basta osservare ciò che è diventato Capo Peloro. Riguardo ai provvedimenti dell’Amministrazione Comunale in materia di viabilità si può discutere sia sulle motivazioni che sui risultati. Ma un fatto è inconfutabile: aver ridotto drasticamente la disponibilità di parcheggi ha scoraggiato l’accesso a Capo Peloro con l’autovettura. Ma, mentre di giorno il servizio navetta dalle Torri Morandi offre una valida alternativa ai villeggianti, la sera per i frequentatori dei lidi diventa un’odissea trovare un posto auto dopo le 22,00. Il risultato pratico è che a Capo Peloro, dopo un certo orario, ci si può arrivare solo con un mezzo a due ruote.

L’effetto più immediato è l’abbassamento dell’età media delle presenze. Se a questo fenomeno aggiungiamo l’ormai conclamata incapacità degli organi preposti di debellare il fenomeno dell’ambulantato selvaggio, che è dilagato in tutta la riviera nord  ma che a Capo Peloro trova l’espressione più smagliante, il gioco è fatto. 

Nei fine settimana, la Via Fortino è un fiume in piena di scooter e motocicli che lambiscono paninerie e friggitorie estemporanee,  i marciapiedi si colorano di un tappeto di bottiglie rotte di birra venduta sottocosto, mentre i  sentori notturni di brezza marina lasciano il posto al più rassicurante odore di hot dog e patatine. In definitiva, Capo Peloro si è trasformata in un Luna Park per adolescenti che nei week end  giungono da ogni parte della Città, portando in dote massicce dosi di inquietudine, aggressività e voglia di trasgressione. Con un simile sciamare di gioventù sovraeccitata, servire una birra ad un minorenne diventa quasi fisiologico.

In un clima del genere la rissa è all’ordine del giorno e non è certo un caso che, per la prima volta in vent’anni, il nostro Lido ha avvertito la necessità di avvalersi di un servizio di buttafuori. Tuttavia, dopo aver atteso per settimane che la situazione rientrasse in un alveo di normalità e che le segnalazioni delle associazioni di categoria rivolte a Comune, Questura e Prefettura trovassero un qualche riscontro, abbiamo capito che non potevamo più tollerare questo stato di cose e, soprattutto, che non volevamo, anche indirettamente,  esserne complici. Cosicché noi stacchiamo la spina! Da oggi salta la programmazione serale dei fine-settimana. Da oggi niente musica. E ci teniamo a precisare che non può essere attribuita alcuna responsabilità agli amici del Rumble in the Jungle e delle associazioni universitarie, nostri compagni di viaggio e vittime, al pari di noi, di “anomali flussi migratori incontrollati”.

Domani sera, pertanto, le nostre luci rimarranno spente e ci dedicheremo all’osservazione delle stelle ma siccome il rumore molesto dei gruppi elettrogeni che alimentano il commercio illecito e parassitario ci impedirà di farlo in religioso silenzio, ci affideremo alla sapiente conduzione di Von Karajan, ma solo per legittima difesa. Andremo avanti così, in attesa che chiunque abbia responsabilità pubbliche intervenga per restituire a Capo Peloro legalità, decoro e sicurezza. C’è ancora un mese per sperare”.

Lido Horcynus Orca