MESSINA. È arrivato direttamente dalla pagina Instagram di Erlend Øye, l’appello del duo acustico Kings of Convenience, che ha proposto di mettere di tasca sua un milione di euro per salvare la Pillirina dalle speculazioni edilizie. Il cantante norvegese, amante della Sicilia, si è trasferito a Siracusa anni fa e ha deciso di lanciare un appello alle istituzioni con un post sul social, con l’obiettivo di salvare la Pillirina, una parte dell’area marina protetta del Plemmirio, istituita per preservare il mare cristallino e il suo patrimonio storico e archeologico.

«Oggi – ha raccontato il cantante- all’ingresso della zona Pillirina c’era quest’uomo che mi diceva che non potevo entrare. Che i proprietari della terra avevano vinto tutte le cause necessarie nei tribunali italiani, e che, da adesso, quest’area e il mare accanto sono vietati al pubblico. Ieri, c’era la polizia a fare multe alle persone che erano lì. Questa zona è di uso pubblico da almeno 50 anni. Quando sono venuto a Siracusa per la prima volta nel 2008, il secondo giorno sono stato qui. Ed è stato il mix tra la bellezza del centro storico e la zona balneare selvaggia e libera della Pillirina, così vicina, che mi ha affascinato di Siracusa e che mi ha fatto comprare casa qui trasferendomi nel 2012»

Per racimolare il denaro il cantante si è dichiarato anche disposto a vendere la propria casa a Bergen, in Norvegia, pur di dare questa somma al marchese piemontese Di Gresy come risarcimento delle spese sostenuta finora.

Già da tempo associazioni, enti locali e cittadini chiedono a gran voce che nell’area venga istituita una riserva terrestre in modo che non ci sia speculazione edilizia nella zona. Nel 2008, infatti, il sito naturale è stato acquistato da Emanuele Di Gresy, che sei anni dopo ha presentato un progetto per la costruzione di un imponente resort di lusso. Il piano venne fermato dai cittadini siracusani e dalle istituzioni locali, che si opposero alla speculazione. Recentemente però il proprietario è tornato a farsi avanti, proponendo la costruzione di abitazioni private sui ruderi di una batteria militare della Seconda guerra mondiale. Il progetto di ristrutturazione ha ricevuto parere positivo e ora tutti ne temono l’impatto sul territorio.

 

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