MESSINA. La droga viaggiava dentro i trolley trasportati dalla Calabria alla Sicilia al posto degli abiti. C’erano due fratelli di Locri ed altri due calabresi dietro ad un vasto traffico di marijuana scoperto dalla Squadra mobile che ha portato all’arresto di quattro calabresi. Altre due persone sono ancora ricercate. Dall’indagine è emerso che i trasferimenti di marijuana avvenivano in carichi che si aggiravano, ogni volta, sui 5 chili, trasportati in valigie e trolley sui traghetti che collegano le due sponde dello Stretto. L’arresto, ai domiciliari, è scattato per Salvatore Condò, 29 anni e Claudio Condò, 24 anni, entrambi di Locri e per Gaetano Errigo , 25 anni di Reggio  Calabria e Vincenzo Sergi, 46ennedi Careri, in provincia di Reggio Calabria. L’accusa è concorso in detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Stamattina, nel corso delle operazioni di notifica dei provvedimenti cautelari, i poliziotti hanno trovato nell’abitazione messinese dei fratelli Condò circa un chilo e 800 grammi di marijuana e l’occorrente per il confezionamento delle singole dosi: un bilancino di precisione, buste in cellophane e una macchinetta per il sottovuoto. I due sono stati trasferiti in carcere.

L’indagine della Squadra mobile è cominciata a seguito dell’arresto di Gaetano Errigo, che il 6 ottobre 2015 fu sorpreso  all’uscita degli imbarcaderi con più di 5 chili di marijuana. Era stato fermato nei pressi di rada San Francesco appena sbarcato da una nave portando un  trolley nero. Dentro, i poliziotti avevano trovato 9 confezioni sotto vuoto e una avvolta in un sacco di plastica , in tutto circa 5 chilogrammi e duecento di derivato della canapa indiana, custoditi in un sacco di carta per mangimi.

I poliziotti avviarono intercettazioni, allargando il cerchio delle indagini e scoprendo che non si era trattato di un caso isolato. I giovani, due dei quali studenti universitari presso la  facoltà di Economia e di fatto residenti a Messina, non erano spacciatori improvvisati. Le conversazioni intercettate, per quanto camuffate da un linguaggio criptico e dall’uso di termini relativi a capi d’abbigliamento che sostituivano quelli relativi a qualità e peso della sostanza stupefacente da trasportare, rivelano un ripetuto traffico di valigie di “robbe nuove”, e dei rischi e degli escamotages da usare nel caso di controlli delle forze di polizia o di poliziotti in transito su traghetti e aliscafi. 

I quattro arresti sono stati eseguiti stamani dai poliziotti della Squadra Mobile di Messina, e da quelli della Squadra Mobile di Reggio Calabria, del Reparto Prevenzione Crimine Calabria Meridionale e dei Commissariati di Pubblica Sicurezza presenti nella provincia di Reggio Calabria. Gli arresti sono scattati in esecuzione di un’ordinanza del gip Monica Marino su richiesta del sostituto procuratore della Dda Fabrizio Monaco e dell’aggiunto Sebastiano Ardita.

 

Antonio Bonanno

Claudio Condò

Salvatore Condò

Gaetano Errigo

Vincenzo Sergi

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