L’azienda ospedaliera Papardo di Messina è stata protagonista al XX Congresso Nazionale del Collegio dei Reumatologi Italiani tenutosi a Roma. Nel corso dell’importante assise sono state illustrate le 5 proposte di raccomandazioni del CReI nella gestione del dolore cronico. L’iniziativa rientra nel progetto di Slow Medicine che vede il Papardo capofila in Sicilia. La specifica sessione, moderata da Giacomo Nicocia, coordinatore scientifico del progetto e responsabile del Governo Clinico del Papardo e da Gilda Sandri (università di Modena e Reggio Emilia) è stata aperta da Domenico Colimberti cofondatore di Slow Medicine. A relazionare sulle proposte di pratiche a rischio inappropriatezza sul dolore cronico è stato Aldo Molica Colella, proposte già illustrate durante il secondo congresso regionale dei reumatologi tenutosi proprio al Papardo. Le pratiche, particolarmente apprezzate anche dai medici di medicina generale, sono state individuate dai reumatologi Laura Bazzicca (Pisa), Giannantonio Cassisi (Belluno), Marco Cazzola (Saronno), Piercarlo Sarzi Puttini (Milano), Stefano Stisi (Benevento) ed Aldo Molica Colella (Messina, Papardo) coordinatore di questa specifica parte del progetto di Slow Medicine Sicilia. Queste le cinque le proposte a rischio inappropriatezza: Fare diagnosi di fibromialgia in tutte le condizioni di dolore cronico diffuso; fare diagnosi di fibromialgia basandosi sui soli criteri anamnestici, laboratoristici o strumentali; prescrivere la terapia senza dare adeguate spiegazioni al paziente; limitare la terapia alla sola prescrizione farmacologica; trattare con tecniche specifiche e segmentali solo la sede di maggior dolore senza considerare un approccio globale. L’idea che i fondatori di Slow Medicine Italia condividono è che cure appropriate e di buona qualità e un’adeguata comunicazione fra le persone riducano i costi dell’organizzazione sanitaria, riducano gli sprechi, promuovano l’appropriatezza d’uso delle risorse disponibili, la sostenibilità e l’equità dei sistemi sanitari, migliorino la qualità della vita dei cittadini nei diversi momenti della loro vita. 

Il lavoro del Papardo, coordinato dal gruppo regia composto oltre al coordinatore scientifico Giacomo Nicocia anche da Francesco Zaffino, Veronica Franchina e Massimo Calabrò è seguito con attenzione dalla Direzione Ospedaliera ed ha già prodotto risultati interessanti che saranno oggetto di una pubblicazione a diffusione regionale.  Con la collaborazione delle società scientifiche sono già state individuate e poi condivise le pratiche a rischio inappropriatezza in Cardiologia, Odontoiatria, Medicina di Laboratorio, Radiologia, Endocrinologia. L’obiettivo è quello di completare un programma regionale per l’appropriatezza delle cure, individuando le pratiche ad alto rischio di inappropriatezza nelle varie discipline mediche. L’Azienda Ospedaliera Papardo di Messina sta creando delle alleanze tra i professionisti della salute ed i cittadini/pazienti per un vero cambiamento culturale. I contenuti del progetto di Slow Medicine e la sessione relativa alle proposte di pratiche a rischio inappropriatezza sono stati particolarmente apprezzati dai vertici del Collegio nazionale dei Reumatologi e dagli operatori sanitari presenti a Roma al XX Congresso del CReI.

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