MILANO. Si continua a parlare dell’azienda bielorussa “Sky Way”, la controversa società concepita sulle teorie dell’ingegnere e inventore Anatoly Yunitskiy che, secondo il programma da candidato a sindaco di Cateno De Luca, avrebbe dovuto realizzare l’avveniristico “tram volante” in riva allo Stretto.

A fare le pulci alla società, dopo l’inchiesta di Lettera Emme che ha fatto luce su intrecci societari, indirizzi in paradisi fiscali, controversie in oriente, piani mai partiti, operazioni di crowdfunding e provvedimenti da parte della Consob, è adesso il Corriere della Sera, che parla di progetto-truffa, mettendo alla berlina “l’inesistente sistema di collegamento ferroviario sospeso nel vuoto” reclamizzato (ma mai realizzato) dall’azienda.

Dopo aver fatto visita la scorsa estate al primo cittadino di Messina, i rappresentanti di Sky Way hanno illustrato infatti le specifiche del loro “tram volante” anche in Lombardia, su richiesta del leghista Andrea Monti, che ha invitato i delegati della società in commissione Trasporti per mostrare il loro avveniristico sistema di binari “aerei”, con vagoni che sorvolano le città con corse “ogni 15 secondi” a “500 chilometri orari”, come riporta il celebre giornale milanese, da realizzare nel tratto fra Cologno e Vimercate.

Nel corso dell’audizione, si legge sul Corriere, l’architetto Gustavo Palumbo ha parlato dei fantomatici “progetti” della società a Dubai, in Australia, in Turchia e in India, provocando la reazione del consigliere del Pd Pietro Bussolati, che ha replicato citando il blocco della collocazione dei titoli da parte della Consob, le varie sedi in paradisi fiscali e soprattutto la totale assenza di progetti operativi (malgrado i numerosi rendering futuristici realizzati per promuovere il prodotto). «Stiamo assistendo a una rappresentazione artistica in commissione Trasporti», ha concluso il consigliere.

Sulla stessa linea è l’articolo del quotidiano nazionale, che ironizza sull’azienda citando “Cent’anni di solitudine” e i mirabolanti strumenti di progresso dello zingaro Melquiades. «Il progetto-truffa dei binari volanti arriva a essere discusso in Regione. Tutto falso», si legge nel testo.

Ad occuparsi di Sky Way, negli ultimi mesi, sono stati anche numerosi media esteri, dalla Bielorussia alla Russia, che si sono occupati nello specifico della attività economiche del gruppo, descritto come una “piramide finanziaria”.

La visita in riva allo Stretto di tre rappresentanti dell’azienda risale allo scorso 6 luglio.

“Oggi – spiegò all’epoca De Luca – è venuta l’azienda che ha realizzato in tutto il mondo i tram sospesi, che ci ha contattato dopo aver letto le polemiche sorte in seguito al nostro annuncio, dimostrando come il progetto già esista ed ha dei costi relativamente bassi”.

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