MESSINA. Il Comitato Messina 3s Sviluppo, Sostenibilità e Sicurezza, presieduto dall’ex candidato a sindaco per il Movimento 5 stelle Gaetano Sciacca, dice la sua sul pacchetto di misure messe in campo dal comune di Messina per contrastare la perdurante crisi del commercio a Messina, criticandole pesantemente e suggerendo invece la “sua” soluzione.
“È sconfortante constatare come si perseveri nell’errore di affrontare la crisi con interventi palliativi, privi di una visione strategica per il presente e il futuro della città. Pensare di risolvere un problema strutturale con misure marginali, come la riduzione del 15% della TARI o la gratuità dei parcheggi di interscambio, è un’illusione. Peraltro, tali parcheggi rischiano di essere occupati sistematicamente dai residenti, senza alcun reale beneficio per il commercio. Analogamente, la riduzione della tassa sull’occupazione del suolo pubblico riguarda solo il settore del food, escludendo il resto del comparto commerciale. La gratuità dell’acqua per i commercianti, inoltre, ha un impatto irrilevante rispetto alle necessità economiche di chi lotta per restare a galla. Se volessimo quantificare sommariamente l’effetto concreto di queste misure per il singolo commerciante, ne verrebbe fuori un misero contributo di circa 200/300 euro all’anno. Numeri che, di fronte alla crisi attuale, appaiono del tutto inadeguati. Non possono essere queste le “iniziative shock” necessarie per risollevare la città. Al contrario, servono interventi coraggiosi, strutturali e tempestivi, senza ulteriori indugi. La domanda che ci poniamo è semplice: chi investirà in una città in ginocchio? A tutto ciò si aggiunge la totale assenza di confronto con i commercianti, nonostante le ripetute dichiarazioni dell’Amministrazione sulla volontà di dialogare. A riprova di ciò, ricordiamo il Consiglio Comunale straordinario del 3 febbraio scorso, al quale il nostro Comitato ha partecipato. In quell’occasione era stata annunciata l’istituzione di un tavolo di crisi permanente aperto alla città. A oggi, attendiamo ancora che alle parole seguano i fatti. Ribadiamo con forza che le misure necessarie non sono interventi di facciata, ma azioni strutturali.
Occorre restituire fluidità alla viabilità cittadina eliminando cordoli, piste ciclabili inadeguate, parcheggi di interscambio inutili e pseudo-isole pedonali che limitano la libertà di movimento di cittadini e commercianti. I parcheggi di interscambio, se collocati in punti strategici, possono essere utili, ma non devono restringere arterie fondamentali per la viabilità e la sicurezza. Le piste ciclabili vanno realizzate in aree adeguate, fuori dal centro urbano, dove possano garantire sicurezza e fruibilità. Il “centro commerciale naturale” di Viale San Martino può funzionare solo se supportato da una viabilità efficiente e da un incremento dei parcheggi, non dalla loro riduzione. In quest’ottica, appare fondamentale la realizzazione del parcheggio denominato “U Fossu” in un’area strategica del centro cittadino, con la possibilità di creare un edificio multipiano senza incidere sulla viabilità attuale. La ZTL, infine, può essere un’opportunità, ma solo se limitata alla zona di Piazza Duomo; estenderla ad altre aree del centro sarebbe improponibile e dannoso.
Le richieste del Comitato Me3s si possono così riassumere: • Un vero tavolo di crisi permanente con il coinvolgimento diretto dei commercianti. • Una revisione strutturale della viabilità cittadina, con soluzioni efficaci per la mobilità e il commercio. • Incentivi fiscali concreti e di ampio respiro, non interventi di facciata. • Un piano urbanistico e commerciale di rilancio, che favorisca gli investimenti e dia certezze per il futuro. Queste sono le misure urgenti e necessarie che un’Amministrazione consapevole della crisi dovrebbe adottare per evitare che la situazione, già grave, diventi drammatica e irreversibile. La città di Messina non può più permettersi politiche di corto respiro. Serve una strategia chiara, coraggiosa e condivisa”.
Ma questo individuo dove vive? Se ne accorgerà se Malauguratamente inizieranno i lavori per il ponte, altro che isole pedonali. Le persone non comprano perché non ci sono più soldi, i giovani (quelli che hanno voglia di lavorare) emigrano, rimane solo il venditore di coriandoli, chi delinque e il sig. Sciacca eternamente in campagna elettorale di pessimo gusto.
Ha ragione!! Libertà di parcheggiare ovunque, doppia/tripla fila, in curva, sul marciapiede….
Però le scritte sui muri…mi raccomando
Questo vive ancora nel MedioEvo! Sveglia siamo 2025!