MESSINA. Dal 25 settembre si tornerà a scuola. In tutte, anche in quelle chiuse ad inizio agosto dal sindaco di Messina Cateno De Luca perchè non in possesso dei certificati antincendio e antisismici. Scuole che sono pericolose fino al 24 settembre, e dal giorno successivo non lo saranno più. E’ stata la decisione del sindaco Cateno De Luca e del prefetto Maria Carmela Librizzi. Come mai?

Perchè il 25 settembre sarà approvato il provvedimento legislativo noto come “decreto milleproroghe”, col quale slitteranno i termini per l’adeguamento antincendio delle scuole. Che dovranno mettersi in regola, ovviamente, ma potranno farlo “senza fretta”. In attesa dell’esecuzione degli interventi strutturali previsti dal decreto del ministero dell’Interno del marzo 2018 “è auspicabile anche in considerazione dell’imminente inizio dell’anno scolastico che dirigenti con supporto tecnico i rispettivi responsabili del servizio di prevenzione protezione e l’eventuale ausilio tecnico del dipartimento Manutenzione immobili comunali, adottino le “misure compensative” riguardanti la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro, per consentire comunque il regolare avvio dell’anno scolastico”, si legge nell’ordinanza, emanata ieri sera, che di fatto riapre le scuole che non erano state precedentemente riaperte, quelle che potranno iniziare regolarmente le lezioni il 12 settembre.

Di concerto con il prefetto di Messina Maria Carmela Librizzi, è stata emanata la nuova ordinanza riguardante le condizioni minime di sicurezza che possano consentire il regolare svolgimento delle attività scolastiche dal 12 settembre in poi. In assenza di tali condizioni minime di sicurezza si dovrà attendere l’approvazione della legge mille proroghe che presumibilmente avverrà il 25 settembre“, ha scritto Cateno De Luca. Che già in passato aveva sostenuto che la decisione di aprire le scuole non in sicurezza sarebbe dovuta venire da un’autorità più alta di quella in suo possesso da sindaco del Comune e della Città metropolitana di Messina

Abbiamo scherzato, quindi? No: pur non provocando alcun effetto pratico, la mossa di De Luca di chiudere le scuole ha portato alla creazione, su base regionale, della “unità di crisi” per la sicurezza dei plessi scolastici, e a Messina è stata data priorità per l’immediata redazione delle schede Aedes (agibilità e danno nell’emergenza sismica”, a cura di apposita task force coordinata dal dipartimento regionale della Protezione civile. A dare la disponibilità per lavorare sulla stesura delle schede, i presidenti degli ordini di ingegneri e architetti.

L’ordinanza di ieri sera prevede inoltre di acquisire dal dirigente del dipartimento Patrimonio eventuali disponibilità di immobili, aventi i requisiti previsti dalla legge, da utilizzare, temporaneamente, per l’attività scolastica disponendo altresì, in via temporanea, che il Dirigente scolastico del plesso valuti la possibilità di programmare un’eventuale turnazione delle lezioni anche utilizzando edifici scolastici limitrofi”

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Sergio Bruno
Sergio Bruno
6 Settembre 2018 10:03

Le uniche situazioni di pericolo resteranno: intonaci ammalorati, possibili distacchi di parti cementizie dai cornicioni, controsoffitti. Pericoli generati dalla poca manutenzione e che sfuggono a qualunque certificazione cartacea. Per il resto le scuole di Messina sono le più sicure d’Italia in.quanto realizzate dopo.il terremoto con criteri che le assimilano a bunker e che resistono anche alle

Ciccio
Ciccio
6 Settembre 2018 16:56

Si sono compromesse tutte le attività di fine anno scolastico e le attività propedeutiche all’inizio delle lezioni che, nella quasi totalità delle scuole, devono essere ancora svolte. Dalla prima ordinanza di chiusura l’amministrazione ha dormito per un mese senza riuscire a fornire le certificazioni e adesso, con le stesse condizioni, scarica la responsabilità dell’apertura sulle singole scuole.