MESSINA. Quando a Messina, solitamente a bella stagione inoltrata, iniziano timidamente le prime scerbature, si fa festa che pare Natale, dopo otto, nove mesi a scansare cespugli che sembrano jungla indocinese, tanto sono alti. Mai programmata per tempo e portata avanti con metodo, la mancata scerbatura contribuisce a rendere le strade sporche e difficoltose da pulire, a causa delle cartacce che nelle siepi restano intrappolate.

Quando ad inizio settimana, complici le pulizie straordinarie per il passaggio del Giro d’Italia, in alcune zone della città sono apparsi,  da un furgone di Messinambiente male in arnese, gli operai in tuta arancione e decespugliatore, era tutto un sorriso. Che si è spento alla fine dei lavori. Perché nonostante le erbacce siano state tagliate, nessuno si è premurato di raccoglierle nei sacchi neri, come si è sempre fatto, e lasciarle al personale addetto allo smaltimento. 

Il risultato? Dopo il taglio, per una giornata intera i cespugli sono rimasti sul marciapiede, insieme alla spazzatura che trattenevano. Che ovviamente, insieme all’erba, sono stati sparpagliati dal vento, rendendo le strade più sporche di prima. E’ successo fuori dal centro, nelle traverse di piazza Castronovo, ma anche in piena via Garibaldi, nei pressi della Prefettura.

 

Quello delle scerbature è stato sempre un problema annoso, frutto di una relazione piuttosto complicata tra Messinambiente e Ato3, della divisione dei compiti spettanti all’una o all’altra delle partecipate del Comune, di chi dovrebbe fare cosa.

Tagliare l’erba, per esempio: una delibera di giunta, la 626 del 13 settembre 2016, sembrerebbe chiarire la questione: nel capitolato d’oneri dell’Ato3, infatti, c’è scritto chiaramente cosa compete alla società d’ambito: “Manutenzione delle siepi e cespugli (potatura, scerbatura, concimazione, zappettatura, interventi fitosanitari) delle aree a verde del centro urbano della città di Messina”, e “Manutenzione-diserbo dei marciapiedi, dei vialetti e dei cordonati attigui alle aree a verde del centro urbano”. 

Tutto chiaro? No. Perchè anche a Messinambiente, nella stessa delibera, viene affidata la “pulizia di tutte le aree a verde ricadenti dentro tutto il territorio comunale”, ad esclusione delle ville comunali e della passeggiata a mare, “che l’amministrazione si riserva di continuare ad affidare” all’Ato3.

Per non sbagliare, e dato il poco tempo a disposizione per il passaggio del Giro d’Italia, s’è fatto un mix: spazi verdi e spartitraffico di via Garibaldi all’Ato3,  scerbatura a filo strada della statale 114,  via La Farina, viale Europa e spartitraffico tra piazza Castronovo e Prefettura a Messinambiente. E qualcosa non ha funzionato.

Sia l’Ato3 che Messinambiente sono in liquidazione (la seconda con una procedura di fallimento ancora pendente e con un concordato da approvare), quindi una soluzione rapida e indolore non esiste, e non è mai stata attuata: e infatti le erbacce si tolgono una, massimo due volte l’anno. da sempre. Tutte le speranze sono in mano alla MessinaServizi Bene Comune.

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