MESSINA. La fattura da 231mila euro, l’Ato3 l’ha staccata e consegnata al Comune, come pagamento per i servizi di aprile. I lavori per i quali ha richiesto il sostanzioso corrispettivo, però, li ha lasciati a metà. Perchè l’area a verde della scalinata di Montalto, che l’Ato3 ha certificato di aver manutenuto, è ancora un cantiere aperto. E da aprile è passato oltre un mese.

L’Ato3, per il “servizio di pulizia e manutenzione ville comunali e aree a verde”, nonché per costi di funzionamento della struttura, che è in liquidazione da luglio del 2010, ad aprile il Comune di Messina ha staccato l’assegno mensile: 231.407mila euro. Somma per la quale, informano dall’Ato3, ad aprile si è intervenuto nelle aiuole della scalinata di Montalto, di largo Laudamo, del Muricello, e delle piazze Castronovo ed Unione europea.

Eppure, a fine aprile, la scalinata di Montalto si presentava così: la scerbatura (in parte, solo nella zona inferiore ma non nella parte alta) era stata fatta, ma tutto quello che restava, tra arbusti e spazzatura che si era accumulata dentro, è rimasta sul selciato e nelle aiuole, tra l’incredulità dei turisti e la vergogna di chi passava ed era costretto a spiegare quello scenario da terzo mondo.

scalinata di Montalto ad aprile

scalinata di Montalto ad aprile, l’immondizia accumulata nei cespugli potati non è stata raccolta 

scalinata di Montalto ad aprile, potature effettuate e lasciate nelle aiuole

 

Terminato aprile, e staccata la fattura, i lavori sono ripresi? No. Le potature iniziate dall’Ato e poi abbandonate non sono più ricominciate: nel frattempo, la vegetazione ha ricominciato a crescere dove era stata tagliata, ed a prosperare rigogliosa nella metà della scalinata in cui non si era intervenuto. Incredibilmente, a distanza di un mese e più, gli arbusti ed i cespugli  he erano stati oggetto di scerbatura sono ancora lì, a fare bella mostra di sè dentro le aiuole. A dare un ulteriore tocco da zona bombardata, il nastro bianco e rosso da cantiere: risale ai lavori di riqualificazione nell’ambito delle “Scalinate dell’arte”. Vecchi di mesi. Lì era ad aprile, lì è rimasto nella prima decade di giugno.

Di chi è la responsabilità? Al solito, di tutti e di nessuno: nel capitolato d’oneri dell’Ato c’è scritto chiaramente cosa compete alla società d’ambito: “Manutenzione delle siepi e cespugli (potatura, scerbatura, concimazione, zappettatura, interventi fitosanitari) delle aree a verde del centro urbano della città di Messina”, e “Manutenzione-diserbo dei marciapiedi, dei vialetti e dei cordonati attigui alle aree a verde del centro urbano”. La spazzatura prodotta dal lavoro dell’Ato3 dovrebbe smaltirlla Messinambiente. Ma all’Ato3 toccherebbe raccoglierla. E non lasciarla nei siti in cui si è operato.

Per aggiungere danno alla beffa, l’assessore all’Ambiente Daniele Ialacqua ha annunciato dieci assunzioni per occuparsi del verde cittadino: un servizio che già dovrebbe essere garantito da ventisei dei cinquantadue dipendenti Ato3.

 

scalinata di Montalto a giugno, la zona in cui ad aprile sono state effettuate le scerbature

scalinata di Montalto a giugno, l’area in cui non sono stati effettuati i lavori

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