SANTA TERESA DI RIVA – Due concessioni edilizie rilasciate in piena violazione della normativa, questa l’accusa nei confronti di otto persone a Santa Teresa tra ingegneri, architetti e consiglieri comunali. A beneficiare di una delle due concessioni oggetto delle indagini svolte dalla Polizia municipale di Messina, coordinata dal pubblico ministero, Antonella Fradà, – come scrive, Giuseppe Puglisi sulla Gazzetta del Sud – è stato anche il capogruppo di maggioranza in consiglio comunale, Dario Miano, imputato per fatti risalenti ad anni precedenti alla sua elezione avvenuta nel 2007. Miano è uno degli otto imputati rinviati a giudizio dal gip Carmine De Rose. Dovranno rispondere di abuso d’ufficio e violazione della normativa edilizia. Oltre Miano, anche due ex tecnici comunali, l’ingegnere Pietro Mifa e il geometra, Francesco Cisto, e gli architetti Carmelo Lenzo e Salvo Massimo Trimarchi e quattro privati tra cui Dario Miano, consigliere comunale.
Sotto la lente della procura di Messina, due concessioni edilizie, una del dicembre 2011 che prevedeva l’edificazione di un fabbricato a due elevazioni in via Vittorio Emanuele Orlando con un ampliamento della cubatura di più del 25 per cento. L’altra nel dicembre del 2010, concessa ad una società di Miano, eletto nel 2007, per la costruzione di 9 appartamenti sul lungomare.