MESSINA – Una vigorosa sterzata verso una maggiore sicurezza sismica, senza nascondere allarmi: “Non c’è nessuna zona sicura a Messina, io sono preoccupato e l’ho reso noto a tutte le autorità”, così l’ingegnere capo al genio civile, Leonardo Santoro introduce la nuova direttiva che mette uno stop alle modifiche strutturali selvagge, perfino a quelle minori e di contro incentiva la messa in sicurezza sismica.

“Si tratta di limiti e restrizioni alla diffusa pratica di realizzazione di interventi di natura invasiva sulle strutture – spiega Santoro – interventi che in assenza di alcun vincolo comportano un pericoloso aumento della pericolosità sismica”.

Una direttiva trasmessa alle procure di Barcellona, Messina e Patti: “È evidente che le segnalazioni sono in aumento continuo”, continua.

Prima nuova regola della direttiva è il divieto di realizzazione di interventi impiantistico o funzionali che danneggiano le strutture rendendole vulnerabili al sisma.

Un divieto che sembrerebbe scontato ma non lo è affatto: “Per passare il canale di climatizzazione in acciaio in un caso è stato bucato il pilastro. In un altro caso un impiantista ha sventrato una trave per realizzare cassetta elettrica”. Esempi di lavori banali dalle conseguenze tragiche: “Gli effetti dei terremoti in queste condizioni possono essere devastanti”.

L’ingegnere capo del Genio civile ha poi passato in rassegna una serie di esempi tratti dagli ultimi terremoti per mostrare i gravi danni causati in alcuni casi anche da elettrodomestici, come per esempio un congelatore incassato al muro che ha reso friabile tutta la parete del palazzo poi venuta giù.

Per questo il Genio civile con la direttiva Imporrà d’ora in poi limiti ad interventi invasivi sulle strutture esistenti, come sopraelevazioni: “Gli edifici in muratura possono essere sopraelevati di un solo piano, ma il palazzo di Coppedè alla chiesa dei Catalani, per esempio, lo è di due piani.

Per gli edifici in cemento armato io impongo da ora in poi  – ha continuato Santoro – che gli edifici in cemento armato possano elevarsi solo di un piano e non di più.Se l’edificio ha già una sopraelevazione, la possibilità di una nuova sopraelevazione è esclusa”.

Ma non solo interventi strutturali, anche le opere minori allarmano il Genio civile, che per questo nella direttiva introduce un regolamento per la realizzazione di opere minori introducendo l’obbligo di progettazione strutturale antisismica per qualsivoglia manufatto.

“Messina è piena di tettoie, giardini d’inverno, superfetazioni, tutti autorizzati dal Comune in assenza di calcoli statici”, avverte Santoro. Anche manufatti minori, come muri di due metri o cartelli pubblicitari, l’assenza di verifiche strutturali per opere minori ne ha aumentato la pericolosità”.  Calcoli e verifiche che invece adesso sarà d’obbligo presentare per ottenere l’autorizzazione a fronte di una velocità di servizio dell’ufficio garantita per gli utenti.

Da oggi, insomma, tutto dovrà passare dai controlli statici da presentare al genio civile che di contro promette una sicura celerità e di accelerare le procedure amministrative del Sisma Bonu, che garantiscono dallo Stato uno sgravio fiscale dell’85 per cento per i lavori di messa in sicurezza sismica. Per questo il Genio civile aprirà un apposito sportello per agevolare le procedure amministrative del sisma bonus riavviando l’attività edile finalizzata alla prevenzione sismica.

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