MESSINA. «Questo intervento dimostra che la sicurezza dei cittadini può e deve essere una priorità. Tuttavia, non è possibile limitarsi a episodi isolati: il problema del verde pubblico “pericolante” sulla Circonvallazione resta irrisolto». Così i Consiglieri della IV Circoscrizione Domenico Gabriele Ferrante, Gianmarco Luzza, Cristina Costanzo e Renato Coletta prendono atto della rimozione del pino pericoloso sul Viale Italia, nei pressi dell’incrocio con la Via Tommaso Cannizzaro.

«Lo dimostra il crollo del pino avvenuto il 28 febbraio a Piazza XX Settembre, una piazza molto frequentata, in particolare da bambini e studenti, data la presenza di un’area giochi e del Dipartimento UNIME di Scienze Politiche. Oppure quello di qualche settimana prima sullo stesso Viale Italia, crollato sull’area militare nei pressi dell’intersezione col Viale Europa», scrivono i consiglieri, ritenendo «inaccettabile che si continuino ad affrontare i problemi solo dopo che il pericolo si è già concretizzato, sfiorando l’irreparabile».

«La promessa dell’Amministrazione di sostituire 570 pini risale ormai a maggio 2023, proprio dopo un precedente schianto sul Viale Regina Elena, anche lì vicino ad un parco giochi frequentato da famiglie con bambini piccoli, ma i fatti dimostrano che siamo ancora lontani da una vera soluzione – asseriscono- Proprio in quel periodo il Consiglio della IV Circoscrizione, su proposta del Consigliere Ferrante, si riuniva per deliberare la richiesta all’Amministrazione di un piano strutturato, concordato e trasparente per la gestione e la sicurezza del patrimonio arboreo sul tratto di Circonvallazione di loro competenza».

«Quella delibera non venne nemmeno trasmessa agli uffici competenti, violando di fatto l’art. 12 del vigente Regolamento Comunale sul Decentramento Amministrativo – denunciano – Questi pini, pur contribuendo alla tenuta idrogeologica delle nostre colline, sono una spada di Damocle sulla testa dei Messinesi, essendo il loro ciclo di vita giunto quasi al capolinea; gli esperti stimano, infatti, che in un contesto urbano un albero possa vivere fino a circa 80 anni. A ciò si aggiungano i disagi creati dalle radici che deformano la strada, rappresentando un pericolo per i mezzi, specie a due ruote, con conseguente perenne esborso di centinaia di migliaia di euro del Comune, per provvedere periodicamente al rifacimento».

«Continueremo a vigilare e a denunciare ogni situazione di rischio, perché la sicurezza e il decoro della nostra città non possono essere affidati alla buona sorte», concludono gli esponenti della IV Municipalità.

Subscribe
Notify of
guest

1 Comment
meno recente
più recente più votato
Inline Feedbacks
View all comments
Joshua
Joshua
11 Marzo 2025 8:48

Quando è ora che li tolgono tutti e così potremo avere strade non più invwe da radici e soprattutto mettiamo fine a questo scempio prodotto da grandi “scienziati” del passato che hanno pensato bene di piantumarli per abbellire i viali pensando di essere in una pineta! Si sostituissero con essenze decorative più consone ai luoghi e meno invasive.