MESSINA. A letto con il telefono in mano (soprattutto gli adolescenti), con bambini piccoli i neo genitori e in terrazza (chi ne ha una). Ecco come passano il tempo gli italiani durante la quarantena disposta dal Governo per Coronavirus, e a raccontarla è il fotografo professionista Davide Bertuccio, 29enne messinese laureatosi con lode nel 2016 alla IED (Istituto Europeo di Design) presso la scuola di arti visive in fotografia e che ha adattato la sua professione alla situazione di emergenza che il mondo sta attraversando, catturando degli scatti tramite la webcam di Skype.

Ovviamente non assumerà particolare risalto la qualità della foto, ma l’obiettivo di Davide, che nonostante l’età colleziona già numerosi riconoscimenti (gli ultimi due nel 2020: il World Water Day Photo Contest – Finalist Project e il World Water Day Photo Contest – Shortlist single shot), è quello di raccontare come vivono gli italiani le restrizioni del Governo, ritraendo momenti abitudinari della giornata nel luogo della casa dove si trovano più a loro agio: in salotto, al Pc, sul letto o nella cucina di un locale chi fa quel mestiere.

“Lavoro a storie legate all’attualità, su temi sociali e ambientali, e dovevo partire con alcuni progetti. Sono rimasto a casa però, come tutti, e mi sono adattato cercando di raccontare la quarantena degli italiani con dei ritratti via Skype seguendo il mio stile”, spiega Davide, che ormai da qualche tempo vive a Milano e che ha collaborato anche con National Geographic, sia negli Usa che in Italia (qui una sua breve bio).

“Ho già raccolto una quarantina di scatti, ma spero di raggiungerne un centinaio”, aggiunge, raccontando di essersi messo in contatto anche con alcuni che vivono all’estero e invitando la gente a contattarlo attraverso i social per diventare parte del suo progetto.

“Per me è stata la prima volta in cui ho fatto questo tipo di lavoro, ed è stato abbastanza strano non dover ‘fare io la foto’, anche se ho comunque guidato i soggetti dicendo loro come posizionarsi e cercando di aggiustare la luce: di solito il modello ‘subisce’ la foto, in questo caso invece fa parte al 100% dello scatto”, continua Davide, spiegando come avviene il ritratto: “prima dello scatto loro mi mandano un video della casa, così io entro virtualmente nei locali e poi insieme scegliamo dove e quale momento ritrarre”.

“Si crea anche una bella atmosfera con le persone, momenti divertenti in cui ci si improvvisa fotografi utilizzando cuscini, frutti o altro come sostegno per il telefono – prosegue – Poi la soddisfazione più grande: vedere che le persone impiegano il loro tempo per me, spinti dalla sola motivazione che credono in questo lavoro”.

“Alla fine del progetto, oltre la parte fotografica, realizzerò anche un video in cui alla fine saluterò ringraziando tutti per il tempo dedicato”, conclude il giovane messinese, che ha già caricato qualcuno dei video che faranno parte del globo virtuale in una raccolta di storie Instagram chiamata proprio “covid-19” (qui il link).

Subscribe
Notify of
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments