
MESSINA. «Nella giornata di domenica 9 marzo, un detenuto di origini tunisine, approfittando del numero esiguo di unità del personale di Polizia Penitenziaria in turno, riusciva ad evadere dall’incustodito cortile passeggi del carcere di Barcellona Pozzo di Gotto, riuscendo poi a scavalcare indisturbato la rete perimetrale dell’istituto». Così il segretario Generale Francesco Fucile e il coordinatore provinciale Giovanni Spanò denunciano l’accaduto.
«La FP Cgil – affermano – denuncia da tempo i deficit strutturali dell’istituto barcellonese, nato come Ospedale Psichiatrico Giudiziario ma nel tempo trasformato dall’Amministrazione Penitenziaria in una Casa Circondariale senza un preciso adeguamento strutturale, secondo quelli che sono i canoni di sicurezza che ogni istituto detentivo dovrebbero avere».
«L’evasione avvenuta lo scorso 9 marzo – continuano Fucile e Spanò – è frutto di una mancata considerazione da parte vertici dell’Amministrazione Penitenziaria rispetto alle numerose richieste di intervento avanzate da questa organizzazione sindacale, che giornalmente denunciano le difficoltà cui deve far fronte il personale a causa delle diverse tipologie di detenuti ospitati, tra cui quelli dell’ Articolazione Tutela Salute Mentale, della Casa Lavoro e della Media Sicurezza. Ci auguriamo – conclude la FPCGIL – che, una volta per tutte, vengano adottate le dovute precauzioni».