Riguarda presunti rimborsi gonfiati per trasferte e  straordinari aumentati l’inchiesta su Messinambiente che vede indagate quattro persone. A novembre i sostituti procuratori Roberta La Speme e Stefania La Rosa hanno concluso le indagini inviando i relativi avvisi responsabile settore impianti Roberto Lisi, il responsabile dell’autoparco Filippo Marguccio, Claudio Sindoni e Antonio Giovanni Magazzù. I reati ipotizzati, a vario titolo, sono peculato, truffa e falso. In questi mesi gli indagati, assistiti dai loro legali, sono già stati sentiti dai magistrati ed hanno anche prodotto memorie difensive per fornire una loro versione dei fatti.

Adesso i magistrati dovranno tirare le somme di quanto fatto fino a questo punto e decidere se procedere con l’inchiesta e quindi chiedere il rinvio a giudizio oppure l’archiviazione.

Al vaglio della procura un filone scaturito dall’inchiesta che nel 2015 aveva puntato i riflettori sulla gestione di Messinambiente, la società che gestisce il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti. Il periodo preso in considerazione è tra il 2013 ed il 2014.  Il filone principale è sfociato in un processo. Mentre per il secondo troncone per il momento c’è solo la chiusura delle indagini. Secondo gli accertamenti della sezione di Pg della Polizia ci sarebbero stati casi in cui veniva aumentata la durata delle trasferte di lavoro inducendo in errore la società sulla durata delle trasferte e lo straordinario spettante.

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