MESSINA. “I soldi pubblici sono stati spesi in modo funzionale alle necessità? Proposte di modifiche al progetto realizzato, frutto di studi di fattibilità di architetti e ingegneri, sono stati presi in considerazione dall’Amministrazionein quanto espressione della volontà della comunità?” Sono gli interrogativi sorti ai  cittadini residenti nelle zone circostanti a Piazza del Popolo e a quanti hanno preso a cuore il restiling della storica piazza cittadina nel corso di questi anni secondo i consiglieri della IV Municipalità Renato Coletta, Cristina Costanzo, Gabriele Ferrante e Gianmarco Luzza, che intervengono dopo la consegna dei lavori.

“Nessun concorso di idee, scarso coinvolgimento dei cittadini, men che meno nessuna considerazione dell’operato della IV Municipalità che, a tempo debito – ricordano i consiglieriColetta, Costanzo, Ferrante e Luzza ha trattato l’argomento nell’apposita commissione di studi, coinvolgendo anche l’associazione “Largo Avignone, da anni preoccupata per le sorti della Piazza.Insomma, i risultati lasciano scontenti praticamente tutti”.

“L’effetto cromatico e tattile determinato dalla coesistenza di materiali lapidei esistenti (porfido) – continuano – con quelli innestati di pietra lavica composita dà un effetto visivo discutibile; non è stato previsto un nuovo impianto di illuminazione dei portici e quello presente, caratterizzato da plafoniere moderne,non è in armonia con la storicità della piazza. Inoltre non è stata prevista la realizzazione di un impianto di video sorveglianza, indispensabile per la prevenzione degli atti criminosi, purtroppo frequenti nella piazza”.

“E che dire dell’attenzione riservata all’accessibilità e all’inclusione? – scrivono ancora – Gli scivoli per le persone con disabilità non sono presenti in tutti gli attraversamenti pedonali e quelli presenti non appaiono adeguati alla normativa vigente. Attualmente non sono state ancora ripristinate le strisce pedonali della piazza, ormai pericolosamente sbiadite, ed alcuni grossi ciglioni risultano staccati dal marciapiede”.

“C’è da chiedersi cosa ne avrebbe pensato l’architetto Ernesto Basile, autore del progetto originario di una delle più importanti piazze della città, realizzato in piena ricostruzione nel 1925, di cui oggi resta un lontano ricordo”, concludono.

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